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Giuda
“L’ora delle tenebre” Giuda. Uno di noi. Personaggi della Passione. Arte, musica e letteratura per parlare del Vangelo. Registrazione della serata a cura di Valter Sarsi e Luigi Lagasi, montaggio di Walter Sarsi:
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Omelia 5 marzo
Ci sono le tentazioni del monte e quelle della pianura. Sul monte ci si può cullare nella beatitudine personale ed egoista, con una fede disincantata e lontana dalla realtà, senza interessarsi dei fratelli e di ciò che succede nel mondo. In pianura si può sprofondare all’apatia, nel grigiore spento e mediocre del quotidiano: continuando a lamentarsi e a spegnere ogni slancio. Gesù vinse le tentazioni perché anche noi potessimo vincerle. Gesù si trasfigurò perché anche noi potessimo trasfigurare il quotidiano. Don Umberto
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La Via 5 marzo
IN DISPARTE (Mt 17,1-9). Gesù prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li porta in disparte. È come se volesse far vivere loro quella esperienza di deserto che lui stesso aveva vissuto e che abbiamo letto domenica scorsa. Questa volta però il luogo di solitudine non è il deserto ma il monte. Nel deserto si trova Satana; sul monte si trova Dio. Sono due mondi diversi, sono pure due modelli diversi di vivere. Oggi Gesù prende ciascuno di noi per condurlo sul monte e così fargli guardare le cose da un’altra prospettiva, quella dei misteri imperscrutabili dell’amore di Dio. Vivere questo tipo di esperienza deve essere davvero straordinario se…
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Una voce dalla Turchia
Testimonianza di Monsignor Paolo Bizzeti Gesuita e Vescovo in Turchia durante la celebrazione in Santuario a Roveleto nel post terremoto. Il vescovo gesuita si sta già occupando di coordinare gli aiuti e avviare una colletta: “Dobbiamo già cominciare a pensare a come aiuteremo a sopravvivere queste persone dopo l’emergenza immediata, nelle prossime settimane e mesi”
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Omelia 26 febbraio
Solo nella solitudine si trova quella carica e quella forza interiore per accogliere le inutili chiacchiere di cui la vita sociale è piena. Per amare le persone infatti bisogna, di tanto in tanto, abbandonarle. Iniziamo una Quaresima di digiuno e solitudine per tornare con più amore di prima a stare con i fratelli. Don Umberto
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La Via 26 febbraio
IL DIGIUNO E LA CENA (Mt 4,1-11). L’ultimo atto della missione terrena di Gesù fu una cena con i suoi discepoli. Ma il primo fu un digiuno vissuto in completa solitudine. Dopo quel primo digiuno mai più nel Vangelo si sente dire che Gesù praticasse questa scelta penitenziale. Piuttosto veniva etichettato, da chi voleva criticarlo, come un mangione e un beone. Anche dei suoi discepoli si dirà: “i suoi discepoli non digiunano mentre i discepoli del Battista digiunano”. Perché allora fece questa scelta e la fece così radicale e prolungata? Perché decise di digiunare in solitudine come se questa condizione fosse necessaria? Per ciò che era la sua vera natura. Gesù…