La Via
Pubblicazione La Via foglio settimanale
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La Via 27 aprile
DA UN’OMBRA ALL’ALTRA (Gv 20,19-31). Scrivo dell’ombra senza intendere però quella che proiettiamo sul terreno quando splende il sole. L’ombra è, simbolicamente, anche quella parte interiore di ciascuno di noi, quella parte non riconosciuta della personalità fatta di ricordi rimossi, emozioni intense o anche profonda sofferenza. Oggi la liturgia ci parla di due discepoli e delle loro ombre: Tommaso e Pietro. Per il primo è appunto un’ombra interiore, per il secondo è fisica. L’ombra di Tommaso è certamente all’origine della sua incredulità. È sorprendente sapere che San Gregorio Magno (che fu un Papa straordinario) diceva che l’incredulità di Tommaso ha giovato a noi più della fede degli altri discepoli. Perché…
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La Via 13 aprile
SENTIRSI VIVI (Lc 22,14-23,56). Oggi ci accompagna l’intero racconto della Passione di Gesù che ci ha inondato di sentimenti, emozioni e pensieri che non vanno addomesticati ma lasciati scorrere affinché entrino nei nostri cuori. C’è sempre infatti questo rischio, quello di ascoltare queste parole con lo spirito di chi già le sa, di chi pensa che siano ricordi antichi e quindi abbiano perso la loro forza. Ci si accosta a questa pagina di Vangelo come se si fosse morti dentro e invece per entrare nella Settimana Santa è necessario sentirsi vivi. Potremmo farlo davanti a tutta la scena della Passione, ma una in particolare è figura di luce: quella del buon…
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La Via 6 aprile
SENZA NOME (Gv 8,1-11). Doveva essere morta, e invece era viva. Come Lazzaro, l’amico di Gesù fatto uscire dalle tenebre. O come quell’altro, Barabba, il criminale condannato a morte al cui posto andò il Signore stesso. Lei però un nome non ce l’aveva. O meglio, non sappiamo come si chiamasse. Sappiamo per certo che la Parola di Dio si ergeva dinnanzi a lei minacciosa e implacabile: “l’adultera e l’adultero dovranno essere messi a morte.” Probabilmente l’uomo, il maschio, vigliacco come spesso accade, se la sarà data a gambe, dopo averla riempita come recita una canzone “delle sue promesse vane”. (P.Bertoli, Il pescatore) Ma lei no, lei c’era finita dentro e…
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La Via 30 marzo
TUTTO CIO’ CHE E’ MIO E’ TUO (Lc 15,1-3.11-32). La parabola del Padre misericordioso che accompagna questa domenica la conosciamo a memoria. Per questo vale la pena fermarci su una sola frase, una parola solitamente poco considerata che costituisce anche lo slogan della nostra Quaresima diocesana: “tutto ciò che è mio è tuo”. È ciò che il Padre della parabola dice al figlio maggiore allorché questi manifesta la sua contrarietà alla festa per il fratello ritornato a casa. Sono parole che esprimono un legame profondo, una comunione che questo figlio maggiore non riusciva a vivere profondamente. C’è come una dissociazione tra lui e il Padre, o meglio una percezione diversa…
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La Via 23 marzo
IL SENSO CRISTIANO DELLA VITA (Lc 13,1-9). Quello di oggi è un episodio evangelico nel quale ci viene insegnato il senso cristiano della vita. Ed è un insegnamento impartito da Gesù attraverso una contrapposizione. Ci sono anzitutto alcuni uomini turbati da una notizia drammatica che riferiscono al Signore: nel cortile del tempio di Gerusalemme alcuni soldati romani avevano massacrato dei pellegrini mentre stavano offrendo dei sacrifici. A questo terribile episodio se ne accosta un altro altrettanto angosciante: alcuni passanti a Gerusalemme erano stati schiacciati dal crollo della torre di Sìloe. A Gesù viene raccontato tutto ciò ma soprattutto…
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La Via 16 marzo
UNA LUCE NELLA PROVA (Lc 9,28-36). Quando ascolto e leggo il brano della trasfigurazione penso sempre ai tre discepoli che erano con Gesù. Immagino la loro estasi, il timore che diventa gioia e il desiderio che quel momento si prolunghi. Penso a loro perché accade anche a noi di avere momenti di consolazione, momenti belli, in cui non ci manca niente. E come per i discepoli, quei momenti finiscono presto. E la vita torna normale, con il suo carico di fatiche e difficoltà. E con le sue prove. Però i tre discepoli vissero la trasfigurazione proprio per poter resistere, un giorno, alla prova del Getsemani, quando vedranno il volto del…