-
La Via 18 febbraio
IN BATTAGLIA (Mc 1,12-15). Riconosco che sia inopportuno utilizzare immagini e linguaggi che evochino la guerra perché, di questi tempi, ne abbiamo fin troppe. È indubbio però che le metafore belliche siano quelle che più di altre accompagnano questo ingresso in Quaresima. Il giorno delle Ceneri, ad esempio, la liturgia ha utilizzato più volte parole come “lotta”, “combattimenti”, “vittoria”. La Quaresima è una battaglia contro lo spirito del male che non risparmia con la sua azione nessuno di noi. Anzi, più una persona tenta di avvicinarsi al Signore più avvertirà una sorta di forza contraria, la tentazione appunto, che lo spingerà altrove. Per questo il tempo quaresimale si apre con…
-
Le ceneri
Nella chiesa cattolica e in altre chiese cristiane, questo giorno segna l’inizio di un periodo di purificazione, digiuno e veglia. È così chiamato per il riferimento diretto al rituale celebrato durante la messa: l’imposizione da parte del sacerdote e sulla testa dei fedeli, delle ceneri sacre e benedette ottenute bruciando i rami d’ulivo delle palme avanzate la domenica delle Palme dell’anno precedente, appositamente bruciate. Si tratta di una pratica che ricorda la transitorietà della vita terrena “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”, come Dio dice ad Adamo dopo il peccato originale (Genesi 3,19).
-
Salvare per salvarsi
Il dolore non vuole spiegazione, vuole partecipazione. E noi partecipiamo alla compassione di Dio, alla sua volontà, anche se non partecipiamo al miracolo. Partecipiamo però al prodigio delle sue viscere di misericordia. Ed è questo l’unico deserto che si coprirà veramente di vita. Ermes Maria Ronchi
-
La Via 11 febbraio
GUARIGIONE (Mc 1,40-45). Una bella parabola del Talmud dice che, quando un uomo viene alla luce, sulla sua fronte si accende una stella, come scintilla del grande braciere della vita. E, quando due uomini si incontrano, le loro stelle si fondono e la loro luce si ravviva. Ma se per troppo tempo un uomo non incontra l’altro, la sua stella langue e muore. Il lebbroso moriva, solo, fuori dall’accampamento. Moriva nella carne per troppa solitudine, la sua stella moriva per mancanza di incontri. La compassione, il gesto, la parola. Non solo la parola ma anche il gesto. Noi siamo specialisti della parola. La parola non costa, non contamina. La parola…
-
don Paolo Gasparini
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri. Is 40,11. Una cattedrale di Piacenza gremita ha fatto da cornice questa mattina, sabato 10 febbraio, all’ordinazione sacerdotale di don Paolo Gasparini, unico prete diocesano uscito dal seminario Alberoni negli ultimi quattro anni. Tanti i fedeli in chiesa per una cerimonia durata quasi due ore e accompagnata dai canti della corale del Duomo. L’ordinazione è stata presieduta dal vescovo Adriano Cevolotto alla presenza del vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, e di una quarantina di sacerdoti tra diocesani e vincenziani. Ben quattro gli amministratori in prima fila e…
-
Pedala
PEDALA! Il campione pedale e pedala, sempre un altro giro di ruota e un’altra salita, senza mollare mai. Il campione pedala e pedala, sempre un altro giro di ruota e un’altra salita, senza mollare mai. Adriana, la sua amatissima signora è adesso sua moglie. Sono la coppia raccontata in scena da Federica Molteni mentre attraversano l’Italia del dopoguerra: il voto alle donne, la repubblica e le sue contraddizioni legate a un regime che non vuole finire, l’inizio del boom economico. Il ritratto dell’Italia attraverso un amore, una vita insieme, inarrestabili, come quando Ginettaccio sale in sella: non c’è mai avventura senza paura. Adesso Gino Bartali pedala ancora, sassi e salite,…