
La Via 11 maggio
SENZA GESU’ CRISTO (Gv 10,27-30).
“Senza Gesù Cristo crederei in Dio, sì o no?
Mi faccio a volte questa domanda che mi è riaffiorata alla mente leggendo queste poche righe del Vangelo di oggi.
Una domanda che faccio a ciascuno di voi.
Devo confessare che ho una risposta sfumata alla domanda in questione.
Ci sono stagioni in cui mi lascio prendere da una spiritualità che cerca e sente la vicinanza di Dio nel creato, negli eventi della vita o nello spazio interiore del cuore.
Mi accade di percepire il desiderio di una specie di dissolvenza di quello che sono, dentro il grande mistero dell’esistenza, come una goccia d’acqua immersa dentro l’immensità divina.
E questo tipo di pensieri mi danno pace, mi portano ad allontanare le tensioni e ad abbandonare le asprezze della vita.
Riconosco che è una sensibilità molto vicina alle religioni orientali, e infatti non mi capita di pensare a Cristo in quei momenti.
Quando però (ed accade molto più spesso) avverto un umanissimo bisogno di intimità e di legame profondo con Dio allora il cuore si volge a Gesù.
Perché so che nel legame con lui io sono qualcuno che avrà sempre una individualità, una singolarità, un nome unico e una storia unica.
E so che c’è una voce che mi raggiunge nel profondo.
Proprio ciò che dice il Vangelo di oggi “le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono”.
In quei momenti io so che non potrei credere senza Gesù Cristo.
Perché Gesù ci ha rivelato non un Dio qualsiasi, ma un Dio che sta dalla mia parte, ed è sempre pronto a difendermi anche quando non lo merito.
E sta dalla mia parte non perché sono un prete ma perché sono un essere umano, sua creatura come ciascuno di voi.
Nessuno infatti potrà rapirci dalla mano del Padre, dice oggi il Vangelo.
Se ritorno quindi alla domanda iniziale di questa breve riflessione dico che senza Gesù non potrei credere in questo Dio.
Pure considerazioni personali, che lascio a ciascuno di voi.
Don Umberto

