-
Omelia 20 febbraio
Senza un minimo di riconciliazione il mondo non sta in piedi. Un vecchio rabbino soleva dire che quando Dio creò il mondo, non riusciva a farlo stare in piedi. Poi creò il perdono, e il mondo stette in piedi. Omelia di don Umberto.
-
La Via 20 febbraio
I NOSTRI NEMICI. (Lc 6,27-38). Abbiamo dei nemici noi? Quando si può dire che una persona è nostra nemica? La figura del nemico di cui parla l’evangelista Luca è, possiamo dire, quotidiana, normale: non si tratta del persecutore, ma più semplicemente di chi sparla di noi, ci odia e ci maltratta. Le esemplificazioni concrete sono numerose, e vanno al di là dello stretto ambito del nemico: si parla infatti non solo di chi odia, percuote, ruba, ma anche di chi chiede un prestito senza avere poi la possibilità di restituire. Luca è particolarmente interessato a sottolineare la gratuità dell’amore. Le motivazioni che giustificano l’amore al nemico sono due: distinguersi dai…
-
Omelia 13 febbraio
Effettivamente la fede non serve per stare bene. Ma obiettivo della vita è stare bene? O non è piuttosto essere buoni e farlo il bene? Se per fare il bene ci si tira addosso pene e problemi questo non è un buon motivo per cambiare strada. Il dogma assoluto dello stare bene è così tanto nella nostra testa che questa ci sembra la domanda giusta da fare agli altri: “stai bene?” Ogni tanto bisognerebbe avere la forza di ribattere: ”ma che razza di domanda è?” Ma poi scatterebbe la nostra coscienza erronea a farci sentire sgarbati. Non se ne esce più! E da un perbenismo all’altro finiscono annacquate le parole…
-
La Via 13 febbraio
LA FEDE NON SERVE PER STARE BENE. (Lc 6,17.20-26). Siamo abituati a leggere ed ascoltare le beatitudini così come ce le presenta l’evangelista Matteo: Gesù sale su una montagna e da lì parla ai suoi discepoli toccando temi che sono squisitamente interiori. Nella versione di Luca invece, che abbiamo letto oggi, le beatitudini sono pronunciate in luogo pianeggiante. Basterebbe questo a suggerirci una prospettiva diversa. Le beatitudini di Luca infatti non parlano di condizioni interiori, ma di situazioni esteriori, concrete e tangibili. La gente che era intorno a Gesù era gente malmessa: poveri, sventurati, persone a cui mancava spesso il necessario. Suscitavano compassione, ma non certo invidia. Avrebbero dovuto avere…
-
Omelia 6 febbraio
Sulla Parola del Signore vale la pena rialzarsi sempre e non mollare mai: senza presunzione e anche senza arrendersi ad alcuna delusione. Proprio perché la parola penetra in profondità essa conosce il cuore di ciascuno di noi, lo cura, lo anima, lo scuote e lo innalza alle vette del dono e dell’amore. Anche noi come Pietro vorremo vivere sulla Sua Parola! Omelia di don Umberto.
-
La Via 6 febbraio
UNA PAROLA CHE FA VIVERE. (Lc 5,1-11). Il Vangelo di oggi fa da contraltare a quello ascoltato domenica scorsa. Ci eravamo lasciati con un gruppo di persone che di fronte alle parole di Gesù reagiva con rabbia e rifiuto; oggi invece incontriamo altre persone che di quelle stesse parole si fidano. Certo, il Signore disse cose diverse: a Nazareth le sue parole furono una provocazione, oggi invece non lo sono. Solo apparentemente però. Alle orecchie di pescatori esperti che non avevano preso nulla, l’invito di Gesù a rigettare nuovamente le reti era una provocazione bella e buona. Come poteva lui saperne più di loro? Quante volte aveva pescato in…