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Avvento 2020
Il tema guida del cammino di Avvento. CONSOLATE IL MIO POPOLO. Consolate, consolate il mio popolo”: è un invito, un grido che viene dal cuore del Padre. Egli cerca messaggeri che portino parole di consolazione ai suoi figli che soffrono. Parole di Vangelo, parole di vita, parole di speranza. Le parole possono plasmare la nostra vita e l’aiutano a prendere una forma nuova, fanno allargare le braccia e possono provocare sorrisi, possono rompere muri e costruire ponti, possono abbracciare e toccare senza che le mani si sfiorino, possono baciare e accarezzare con la loro gentilezza. Le parole escono dal cuore e parlano al cuore di chi si apre alla…
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Cuore a Cuore
Seconda settimana di Avvento 2020. Consolate il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme.. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri Le parole del cuore sono le parole della relazione, quelle di cui il vero incontro si nutre. Abbiamo bisogno di parole autentiche, di parole sincere e vere, di parole che ci facciano fermare, parole che dentro di noi vibrinonon solo per la loro eloquenza o magnificenza, ma perché semplicemente umane, intimamente nostre. Ma la parola del cuore è qualcuno che ci parla,qualcuno che sa custodire anche i nostri silenzi, quell’inesprimibile…
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La Via 6 dicembre
I DUE INIZI (Mc 1,1-8). In questa seconda domenica di Avvento noi ci troviamo di fronte a due inizi. È strano perché sarebbe stati più ovvio incontrarli domenica scorsa al principio del tempo di Avvento. E invece, sorprendentemente, i due inizi sono oggi; come se la liturgia ci suggerisse che proprio ad essi dobbiamo fare attenzione. C’è infatti, nella prima lettura, l’inizio del libro della Consolazione del profeta Isaia; e c’è, poi, l’inizio del Vangelo di Marco. Come contraddistingue quest’ultimo? Il deserto. La parola di Dio risuona nel deserto e anche su Giovanni il Battista. Egli è un araldo, un annunciatore di quella stessa parola che gli viene rivolta. Senza…
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Il profeta Elia
L’incontro con Dio sull’Oreb | Seconda Lectio di Avvento 2020, don Umberto. Re 1 – Capitolo 19, 1-8. Acab riferì a Gezabele tutto quello che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti. Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest’ora non avrò reso la tua vita come la vita di uno di loro». Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Lasciò là il suo servo. Egli s’inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse:…
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Omelia 29 novembre
Bello e colorato dell’allegria dei fiori, dei colori della luce che rende affascinante il vivere, con le sue gioie e i suoi mali. Ed incorniciati in quel manto due volti, calmi e buoni come quell’abbraccio, appena abbozzato, che offre serenità. Dalla prepotenza del mondo, l’intimità di un sereno cercarsi, lo stringersi di un abbraccio. Il volto, disteso e calmo, abbandonato alla certezza di un affetto e all’emozione di un contatto: eccoli Madre e Figlio, vicini nel volersi bene, stretti nell’essere l’uno con l’altro. S.Messa ore 11 al centro parrocchiale. Omelia di don Umberto
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La Via 29 novembre
NON ABBASSARE LA GUARDIA (Mc 13,33-37). Non credo ci sia qualcuno che non abbia sentito, in questi mesi, risuonare queste parole orientate a non allentare le misure di sicurezza per combattere il virus. Istintivamente mi viene da pensare al mondo del pugilato: non abbassare la guardia significa stare attenti a non subire i colpi dell’avversario. Ma poi, se ci penso meglio, mi accorgo di come questo invito assomigli tantissimo all’evangelico “Vegliate!”. L’invito cristiano alla vigilanza, tipico del tempo di Avvento che oggi inizia, si è quasi trasformato nel più laico e scientifico “non abbassate la guardia!”. Più che scientifico è un invito medico. È come se si fosse instaurata una…