La Via

Pubblicazione La Via foglio settimanale

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    La Via 23 aprile

    GESU’, UN FORESTO,   (Gv 20,19-31). In diverse regioni è in uso la parola “foresto”. È un aggettivo con cui si indica una persona che non è del paese. Sembra una espressione dialettale ma in realtà è della lingua italiana e sta per forestiero o straniero. Con una particolare accezione di ostilità. È la parola che i due viandanti di Emmaus usano nei confronti di Gesù allorché egli si accosta a loro e gli chiede di cosa stessero parlando. Gesù è per loro un estraneo. E in effetti Gesù lo è veramente. Mentre i due lo apostrofano in realtà stanno affermando una cosa verissima: Gesù è estraneo ad una cronaca colorata…

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    La Via 16 aprile

    PERDONA E STA IN PACE       (Gv 20,19-31). Non credo sia un caso che gli incontri con Gesù Risorto avvengano alla sera o all’alba. In entrambe le situazioni non si gode della luce piena, si è in un chiaroscuro che è pertinente metafora della fede. Essa infatti non è una certezza così come siamo abituati ad intendere; non è nemmeno luce piena e assoluta, assenza di ogni ombra e di ogni dubbio. La fede prende sul serio il buio, anche la sofferenza e il dolore. Forse per questo il primo dono del Risorto, la sua prima parola è la parola “Pace!”. Non erano infatti in pace gli apostoli. Piuttosto delusi, ma…

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    La Via 2 aprile

    FEDELE A SE STESSO    (Mt 26,14-27,66). Se ci fosse concesso di entrare nel cuore di Gesù e nei suoi pensieri è questo che dovremmo fare all’inizio della Settimana Santa. Cosa si aspettava Gesù da questa gente che lo osannava? Aveva capito che si trattava di una farsa, di una specie di messinscena che da lì a poco si sarebbe tramutato in condanna? Tante persone avevano tentato di dissuadere Gesù da salire a Gerusalemme. Amici e nemici. Lo avevano fatto i suoi discepoli e lo avevano fatto anche i Samaritani che lo detestavano. E allora perché andarsela a cercare quando era già stato messo sull’avviso? Perché non fare marcia indietro di fronte…

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    La Via 26 marzo

    VOLUTAMENTE ASSENTE     (Gv 11,1-45). Il miracolo della resurrezione di Lazzaro lo conosciamo bene. In questo cammino battesimale che è la Quaresima esso esprime il dono della vita nuova che il battesimo stesso comporta. Per questo vorrei soffermarmi su un particolare di tutto il racconto e in qualche modo approfondire questo particolare perché sia esso a nutrire il nostro spirito oggi. Lazzaro era malato ed era amico di Gesù. Egli stava per morire e per tutta risposta Gesù non trovò di meglio che indugiare. Si fermò infatti nel luogo dove già si trovava. Che amico è uno che si tiene ai margini del tuo dolore? È mai possibile che l’amicizia resti…

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    La Via 19 marzo

    GUARDARSI INDIETRO E GUARDARE AVANTI     (Gv 9,1-41). Capita molto spesso anche a noi di guardarci indietro. Lo facciamo quando abbiamo nostalgia del passato; quando vogliamo cercare le cause di una situazione presente o quando abbiamo bisogno di capire da dove veniamo. Anche i discepoli di Gesù erano abituati a guardare indietro. Lo fanno nei confronti del cieco nato: “chi ha peccato, lui o i suoi genitori?”. Che significa: di chi è la colpa della sua malattia? A volte guardarsi indietro è come mettersi una zavorra sulle spalle che ci impedisce di muoverci; altre volte è un alibi: ci si disperde a rintracciare le cause perché non si ha la…

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    La Via 12 marzo

    «Ho amato anch’io, cosa credi. Ogni mio affetto mi ha portato soltanto disgrazie, e confusione. Anche il più luminoso di tutti…» . Si interruppe. Lo vidi ricordare ardentemente. «Quando si ama qualcuno, proviamo sempre il contrario per qualcun altro. Solo Dio si può amare in santa pace.» (dal libro “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni) UN UOMO DIVERSO  (Gv 4,5-42). Era una donna che conduceva una vita monotona e consunta. Le giornate erano racchiuse dentro gesti che ripeteva meccanicamente senza aspettarsi più nulla. Certo non si può dire fosse una vita come quella di tanti altri: non a tutte le donne capita di aver avuto tante relazioni affettive come lei.…