La Via
Pubblicazione La Via foglio settimanale
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La Via 1 ottobre
RICCHEZZA E POVERTA’ DELLE PAROLE (Mt 21,28-32). Il primo e oggettivo significato di questa parabola dei due figli mandati a lavorare nella vigna lo si coglie a partire dai destinatari. Gesù la disse per gli scrivi e gli anziani del popolo. Sono essi infatti, nella loro ipocrisia, ad essere rappresentati da quel figlio che dice “si” al padre ma poi non fa la sua volontà. L’altro figlio invece è il simbolo di prostitute e pubblicani che, nella loro conversione, fanno la volontà del Padre. Colto questo suo fondamentale significato, la parabola si presta però a tante altre non secondarie interpretazioni. Scelgo di sviluppare la riflessione allora al significato e alla…
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La Via 17 settembre
PERDONARE PER DARE VITA (Mt 18,15-20). Ancora una parola sul tema della comunità. E questa volta la parola è “perdono”. Con parabola del servo spietato infatti Gesù vuole far comprendere quanto sia fondamentale il perdono nelle relazioni interpersonali. Da dove viene il verbo perdonare? Anticamente infatti questa parola non veniva usata; si usava piuttosto il termine condonare. Per la prima volta compare nel Vangelo e viene usata per indicare l’azione di assolvere qualcuno dalla pena capitale, permettendogli quindi di rimanere in vita. Il termine “perdonare” nasce quindi con il significato di restituire la vita a colui al quale dovrebbe essere tolta. Quindi perdonare è un atto generativo, perdonare è…
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La Via 10 settembre
GLI OSTACOLI ALLA COMUNIONE (Mt 18,15-20). Ciascuno di noi ha sempre nelle mani la possibilità di favorire o distruggere la comunione. Gesù lo esprime con l’immagine del «legare e sciogliere», i verbi che indicavano la possibilità di ammettere o di escludere dalla comunità. Precedentemente, il Vangelo di Matteo aveva attribuito questo potere espressamente a Pietro: qui ci viene detto che la possibilità di ammettere o di escludere non è prerogativa dell’autorità o dell’istituzione, ma è una responsabilità condivisa da tutti. Questo potere di accogliere o di escludere è dunque sempre nelle mani di ciascuno di noi. La comunione è un bene così potente da riuscire a ottenere da Dio qualunque…
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La Via 25 giugno
IL NEMICO NUMERO UNO (Mt 10,26-33). Nel Vangelo di questa domenica risuona l’invito che Gesù rivolge ai suoi discepoli a non avere paura, ad essere forti e fiduciosi di fronte alle sfide della vita, preavvisandoli delle avversità che li attendono. Il brano odierno fa parte del discorso missionario, con cui il Maestro prepara gli Apostoli alla prima esperienza di annuncio del regno di Dio. Gesù li esorta con insistenza a «non avere paura». La paura è uno dei nemici più brutti della nostra vita cristiana. Gesù esorta: «Non abbiate paura», «non abbiate paura». E Gesù descrive tre situazioni concrete che essi si troveranno ad affrontare. Anzitutto, la prima, l’ostilità di…
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La Via 18 giugno
È GRATIS? (Mt 9,36-10,8). Inizialmente avrei voluto intitolare queste poche righe di riflessione “strada facendo” ma poi tutti avrebbero pensato alla famosissima canzone di Baglioni ed allora ho cambiato titolo. Questo però non ci esime dal pensare al fatto che la vita cristiana è un cammino e oggi il Vangelo ci ripete questa verità. Non si può quindi restare fermi e ognuno di noi dovrebbe chiedersi “a che punto sono io?” A dare il titolo però a la VIA c’è un altro tema altrettanto fondamentale per un cristiano e un versetto di oggi va proprio al nocciolo della salvezza “gratuitamente avete ri cevuto, gratuitamente date”. La vita cristiana è una…
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La Via 11 giugno
UNIONE, COMUNIONE, CONDIVISIONE. (Gv 3,16-18). Probabilmente la lettura che più di tutte ci fa capire il senso della festa di oggi è la seconda tra quelle che abbiamo ascoltato. S. Paolo parla ai Corinzi, una comunità turbolenta che gli rimarrà però nel cuore. L’ apostolo all’inizio aveva paura di andare in quella città ritenendo che non avrebbe trovato nessuno disposto ad accoglierlo e ad ascoltarlo. Ma il Signore lo smentì e le cose andarono diversamente. Pertanto ciò che S. Paolo scrive loro a proposito dell’ Eucarestia nasce dal suo cuore, dalla sua fede, non certo dalla esperienza comunitaria vissuta. È come se egli esplicitasse gli effetti che il corpo del…