La Via

La Via 25 giugno

IL NEMICO NUMERO UNO     (Mt 10,26-33).

Nel Vangelo di questa domenica risuona l’invito che Gesù rivolge ai suoi discepoli a non avere paura, ad essere forti e fiduciosi di fronte alle sfide della vita, preavvisandoli delle avversità che li attendono.

Il brano odierno fa parte del discorso missionario, con cui il Maestro prepara gli Apostoli alla prima esperienza di annuncio del regno di Dio.

Gesù li esorta con insistenza a «non avere paura».

La paura è uno dei nemici più brutti della nostra vita cristiana.

Gesù esorta: «Non abbiate paura», «non abbiate paura». E Gesù descrive tre situazioni concrete che essi si troveranno ad affrontare.

Anzitutto, la prima, l’ostilità di quanti vorrebbero zittire la Parola di Dio, edulcorandola, annacquandola, o mettendo a tacere chi la annuncia.

La seconda difficoltà che i missionari di Cristo incontreranno è la minaccia fisica contro di loro, cioè la persecuzione diretta contro le loro persone, fino all’uccisione.

Questa profezia di Gesù si è realizzata in ogni tempo: è una realtà dolorosa, ma attesta la fedeltà dei testimoni.

Quanti cristiani sono perseguitati anche oggi in tutto il mondo!

Il terzo tipo di prova che gli Apostoli si troveranno a fronteggiare, Gesù la indica nella sensazione, che alcuni potranno sperimentare, che Dio stesso li abbia abbandonati, restando distante e silenzioso.

Anche qui esorta a non avere paura, perché, pur attraversando queste e altre insidie, la vita del discepoli è saldamente nelle mani di Dio, che ci ama e ci custodisce.

Sono come le tre tentazioni: edulcorare il Vangelo, annacquarlo; seconda, la persecuzione; e terza, la sensazione che Dio ci ha lasciati da soli.

Anche Gesù ha sofferto questa prova nell’orto degli ulivi e sulla croce:

«Padre, perché mi hai abbandonato?», dice Gesù.

Alle volte si sente questa aridità spirituale; non ne dobbiamo avere paura.

Il Padre si prende cura di noi, perché grande è il nostro valore ai suoi occhi.

Ciò che importa è la franchezza, è il coraggio della testimonianza di fede:

«Riconoscere Gesù davanti agli uomini» e andare avanti facendo del bene.

Papa Francesco