La Via

Pubblicazione La Via foglio settimanale

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    La Via 25 febbraio

    QUEI TRE     (Mc 9,2-10). Ogni anno in Quaresima veniamo invitati a contemplare la scena della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. La liturgia vuole mostrarci così la meta pasquale del nostro itinerario penitenziale; ma al contempo vuole invitarci a metterci nei panni dei tre discepoli che contemplando Gesù trasfigurato e pieno di luce ebbero una esperienza diretta della realtà divina del loro maestro. Pietro, Giacomo e Giovanni (questi i tre discepoli presenti) in che condizioni interiori giunsero a quel momento? Salirono sul Tabor in preda ad una profonda delusione e con il cuore appesantito dal fallimento a cui Gesù stava andando incontro. Non sarebbe difficile per noi entrare nei loro…

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    La Via 18 febbraio

    IN BATTAGLIA    (Mc 1,12-15). Riconosco che sia inopportuno utilizzare immagini e linguaggi che evochino la guerra perché, di questi tempi, ne abbiamo fin troppe. È indubbio però che le metafore belliche siano quelle che più di altre accompagnano questo ingresso in Quaresima. Il giorno delle Ceneri, ad esempio, la liturgia ha utilizzato più volte parole come “lotta”, “combattimenti”, “vittoria”. La Quaresima è una battaglia contro lo spirito del male che non risparmia con la sua azione nessuno di noi. Anzi, più una persona tenta di avvicinarsi al Signore più avvertirà una sorta di forza contraria, la tentazione appunto, che lo spingerà altrove. Per questo il tempo quaresimale si apre con…

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    La Via 11 febbraio

    GUARIGIONE       (Mc 1,40-45). Una bella parabola del Talmud dice che, quando un uomo viene alla luce, sulla sua fronte si accende una stella, come scintilla del grande braciere della vita. E, quando due uomini si incontrano, le loro stelle si fondono e la loro luce si ravviva. Ma se per troppo tempo un uomo non incontra l’altro, la sua stella langue e muore. Il lebbroso moriva, solo, fuori dall’accampamento. Moriva nella carne per troppa solitudine, la sua stella moriva per mancanza di incontri. La compassione, il gesto, la parola. Non solo la parola ma anche il gesto. Noi siamo specialisti della parola. La parola non costa, non contamina. La parola…

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    La Via 4 febbraio

    COMPROMETTERSI  (Mc 1,29-39). La guarigione di una donna malata di febbre narrata oggi nel Vangelo ci sembra, tra i tanti miracoli di Gesù, quello più semplice. In realtà il messaggio che esso trasmette è tra i più importanti di tutta la vita pubblica del Maestro. Era un sabato e in quel giorno era vietato curare i malati essendo ciò considerato un lavoro. Chi li guariva infrangeva la legge. Inoltre la malattia, qualsiasi forma di malattia, era vista alla stregua di una punizione divina: era quello il modo di dare un significato alla sofferenza. Pertanto il malato era una persona impura. Gesù guarisce quindi una donna impura e lo fa toccandola.…

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    La Via 28 gennaio

    LA FEDE INNOCUA    (Mc 1,21-28). Che cosa ci facesse un uomo posseduto da uno spirito impuro nello spazio più religioso possibile (la sinagoga) è davvero difficile capirlo. Se ne stava là, seduto in mezzo agli altri, apparentemente devoto e tranquillo ma il suo cuore era un tormento e la sua anima soggiogata da quello spirito di ambiguità, mezza misura, alibi continui che portano a far credere agli altri (e a volte purtroppo anche a sé stessi) che sua sufficiente l’apparenza a dire la verità di ciò che siamo. Probabilmente fino ad allora non era ancora giunto nessuno che predicasse con la stessa franchezza di Gesù e con la sua stessa…

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    La Via 21 gennaio

    IL TEMPO E LA CONVERSIONE (Mc 1,14-20). L’appello alla conversione è costantemente presente nelle Sacre Scritture. Oggi è il tema centrale della liturgia. Accanto ad esso un altro tema appare: quello del tempo. Da questo secondo tema vorrei partire. Il tempo appartiene a Dio; egli ce ne fa dono. E questo tempo di Dio è giunto a pienezza. Con l’incarnazione di Gesù la salvezza si è compiuta. È il nostro tempo a non essere ancora compiuto. Noi abbiamo ancora tempo per accogliere questa salvezza. Non sappiamo però quanto. Questa consapevolezza dell’incertezza del nostro tempo può scoraggiarci e deprimerci, ma potrebbe anche renderci più sapienti. Se il tempo è breve dobbiamo…