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La Via 11 maggio
SENZA GESU’ CRISTO (Gv 10,27-30). “Senza Gesù Cristo crederei in Dio, sì o no? Mi faccio a volte questa domanda che mi è riaffiorata alla mente leggendo queste poche righe del Vangelo di oggi. Una domanda che faccio a ciascuno di voi. Devo confessare che ho una risposta sfumata alla domanda in questione. Ci sono stagioni in cui mi lascio prendere da una spiritualità che cerca e sente la vicinanza di Dio nel creato, negli eventi della vita o nello spazio interiore del cuore. Mi accade di percepire il desiderio di una specie di dissolvenza di quello che sono, dentro il grande mistero dell’esistenza, come una goccia d’acqua immersa dentro…
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Dall’incontro alla testimonianza
Affidandogli l’incarico di pascere il suo gregge, Gesù chiede a Pietro l’amore, non altro. Certo Pietro deve amare anche il suo gregge, deve guidarlo e servirlo. Ma la condizione per svolgere questo incarico è anzitutto quella di amare Gesù. Bruno Maggioni
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La Via 4 maggio
IL GESTO DELLA DEDIZIONE (Gv 21,1-14). Gesù appare ai discepoli tornati in Galilea al loro lavoro di pescatori. Diversi motivi si intrecciano in questo racconto. Anzitutto l’interessante contrapposizione tra Pietro e il discepolo prediletto. Ambedue vedono lo sconosciuto sulla riva, però è il discepolo prediletto che riconosce per primo il Signore. Dall’altra parte, è Pietro che prende l’iniziativa di andare a pescare (v.3), corre per primo incontro al Signore (v. 7), trae a riva la rete piena di pesci (v. Il). Sembra dunque che l’evangelista voglia esaltare — da punti di vista differenti — ora l’uno ora l’altro: il discepolo amato per la chiaroveggenza nel riconoscere il Signore, Pietro per…
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Chiamati a perdonare
Se possiamo avere certezza che Dio sia in un luogo, quel luogo sono le sofferenze toccando le quali tocchiamo la verità stessa di Dio. Saremmo mai arrivati a ciò senza l’ombra interiore di Tommaso? Don Umberto
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La Via 27 aprile
DA UN’OMBRA ALL’ALTRA (Gv 20,19-31). Scrivo dell’ombra senza intendere però quella che proiettiamo sul terreno quando splende il sole. L’ombra è, simbolicamente, anche quella parte interiore di ciascuno di noi, quella parte non riconosciuta della personalità fatta di ricordi rimossi, emozioni intense o anche profonda sofferenza. Oggi la liturgia ci parla di due discepoli e delle loro ombre: Tommaso e Pietro. Per il primo è appunto un’ombra interiore, per il secondo è fisica. L’ombra di Tommaso è certamente all’origine della sua incredulità. È sorprendente sapere che San Gregorio Magno (che fu un Papa straordinario) diceva che l’incredulità di Tommaso ha giovato a noi più della fede degli altri discepoli. Perché…
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Gesù è la VITA
Il senso del triduo Pasquale è contemplare Gesù, Gesù è la vita, è questo il filo logico che ha guidato le riflessioni di don Umberto per la Pasqua del Signore 2025.