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Il custode
Giuseppe il giusto servo di Dio. Come vive Giuseppe la sua vocazione di custode di Maria,di Gesù, della Chiesa? Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio; ed è quello che Dio chiede a Davide. Dio non desidera una casa costruita dall’uomo, ma desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo disegno; ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito. E Giuseppe è “custode”, perchè sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate. Lectio divina di avvento.
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Omelia 8 dicembre
A proclamare il dogma fu l’8 dicembre 1854 papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo magisteriale in cui tra l’altro si legge la seguente, bellissima espressione: «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».
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Omelia domenica 5 dicembre
I profeti non seguivano la moda, non parlavano come tutti, non erano parte del mainstream di allora. Essere profeti oggi significa questo. Ne esistono ancora? Certo. Sono coloro che vivono in modo tale da spingere tutti gli altri ad interrogarsi e a mettersi in atteggiamento di conversione. don Umberto S.Messa ore 11 al centro parrocchiale, omelia di don Umberto
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La Via 5 dicembre
CI SONO ANCORA I PROFETI? (Lc 3,1-6). L’ultimo dei profeti fa la sua comparsa nella liturgia di oggi. Ma è davvero l’ultimo? La vicenda del Battista è inquadrata da luce nella cornice della grande storia. Vengono elencati i nomi dei sovrani e dei potenti del tempo per sottolineare il fatto che la Parola di Dio scende invece su Giovanni nel deserto. È una contrapposizione voluta che ancora una volta testimonia la sconcertante novità della logica di Dio. La sua Parola scende su chi è disponibile ad accoglierla, non tra i famosi della storia. Alla geografia dei potenti sfugge una voce nel deserto e sul meccanismo oliato del potere cade un…
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Il destino di un nome
San Giuseppe il giusto servo di Dio. Il destino di un nome. La fiducia del popolo in San Giuseppe è riassunta nell’espressione “Ite ad Ioseph” che fa riferimento al tempo di carestia in Egitto quando la gente chiedeva il pane al faraone ed egli rispondeva: “Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà”. Si trattava di Giuseppe figlio di Giacobbe, che fu venduto per invidia dai fratelli e che, stando alla narrazione biblica, successivamente divenne vice-re dell’Egitto. Come discendente di Davide, dalla cui radice doveva germogliare Gesù secondo la promessa fatta a Davide dal profeta Natan, e come sposo di Maria di Nazareth, San Giuseppe è la cerniera che unisce…
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Omelia domenica 28 novembre
La preghiera è un lavoro, non un riposo. Non deve quindi sorprenderci che sia faticoso. Per costruire l’arca Noè rinunciò a fare altro, sperimentò la solitudine e forse anche la derisione. Ma egli sapeva che quando la verità della sua vita si sarebbe rivelata, non ne sarebbe stato schiacciato. Aveva vigilato. Aveva vissuto il suo Avvento. don Umberto S.Messa ore 11 al centro parrocchiale, omelia di don Umberto