La Via
Pubblicazione La Via foglio settimanale
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La Via 15 dicembre
DALLA FOLLA AL POPOLO (Lc 1,26-38). È interessante osservare che all’inizio del brano si parla di folle e che successivamente queste folle diventano popolo. La parola folla fa pensare a una massa anonima, di gente intruppata, dallo sguardo vuoto, dalla coscienza spenta, incapace di muoversi se non per impulsi irrazionali. Ma per poco che la coscienza si risvegli e ponga domande, che siano come un grido di invocazione, queste folle diventano — è quello che si legge nel Vangelo — « un popolo in attesa ». Cerchiamo di seguire questa evoluzione, a partire dal momento in cui la coscienza incomincia ad aprirsi e a interrogarsi sui grandi problemi esistenziali.…
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La Via 8 dicembre
CON GLI OCCHI DEL FIGLIO (Lc 1,26-38). Per molti secoli, almeno a partire dal dodicesimo, la Chiesa ha guardato a Maria Vergine attraverso la prospettiva dei “privilegi”. A lei cioè sarebbero concessi grazie e benefici che al resto del genere umano non sono dati. Ancora oggi la liturgia usa questo linguaggio. Si è però fatto strada anche un altro modo di vedere Maria: non solo una privilegiata ma anche colei a cui guardare per riflettere sul mistero della Chiesa e sul mistero della donna in genere. È da questo punto di vista che vorrei guardare il dogma dell’Immacolata Concezione che oggi celebriamo. Per questo lo sguardo con…
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La Via 1 dicembre
UN CAMMINO DI SPERANZA (Lc 21,25-28.34-36). Prima domenica di avvento. Dovrebbe essere proprio questo l’Avvento di quest’anno: un cammino di speranza. Agostino diceva che la speranza ci fa affrontare tutto con dolcezza e serenità. Sono quei sentimenti che nascono dalla fiducia che ciò che abbiamo e viviamo abbia un senso. Proprio in questo infatti la speranza si distingue dall’ottimismo: non è tanto il pensare che ciò che facciamo andrà bene, ma piuttosto che avrà un senso per noi e per la nostra vita. Anche le sconfitte, le delusioni, il dolore. Certe volte la speranza è come una debole e fragile luce, ma può essere ancora accolta e proclamata. Oggi il Vangelo…
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La Via 24 novembre
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La Via 17 novembre
IL FUTURO (Mc 13,24-32). Che cosa succederà domani? Come andrà a finire la Storia? Che ne sarà di noi? Predicazioni medievali e film di serie B ci rappresentano la fine del mondo come un delirio di fiamme e di istruzione, come il sommo giudizio finale fatto di caligine e di paura.La “colpa” di questa interpretazione approssimativa è del linguaggio apocalittico usato da alcuni libri della Scrittura, come il brano di Daniele che abbiamo letto oggi, fatto di forti immagini da non prendere alla lettera.Ciò che i cristiani hanno capito è semplice: Cristo, risorto e asceso al Padre, tornerà nella pienezza dei tempi, tornerà per completare il suo Regno, le anime…
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La Via 10 novembre
IL PIU’ NASCOSTO BENE (Mc 12,38-44). Il libro di Qoelet, uno dei più belli di tutto l’Antico Testamento, si conclude con queste parole: “Tutte le cose Dio giudicherà, il più nascosto male e il più nascosto bene”. È una frase che mi è sempre piaciuta tanto. Essa non mi ha mai generato l’inquietudine di un male nascosto che Dio vede quanto piuttosto la gratitudine e la meraviglia per quel bene nascosto che la gente non vede e che invece è chiarissimo agli occhi di Dio. A volte penso che se prendessimo consapevolezza del fatto che esiste tanto bene nascosto forse saremmo meno pessimisti e disfattisti sulla nostra società e ci…