La Via

La Via 12 aprile

FEDE, LIBERTA’, PRESENZA.   (Gv 20,19-31).download50

«Venne Gesù, stette in mezzo». «Stette in mezzo», dunque non prese le distanze da quei discepoli barricati per la paura. Non li spinse a credere con metodi bruschi o violenti, inveendo contro le loro paure, contro le loro fughe nei giorni della sua passione e della sua morte. Non alzò la voce contro la loro vigliaccheria «Venne Gesù stette in mezzo, disse loro: “Pace a voi”». Non mostrò il volto abbuiato, come succede a noi.
Che cosa mostrò? «Mostrò loro le mani e il fianco». Che li contemplassero!
Che, ancora una volta, in quelle ferite, ferite di passione per noi, scoprissero fino a che punto arriva l’amore. Ed ecco il cammino della fede: i volti che erano un lago di paura ora si stemperano, si stemperano in un lago di gioia.
Passi di un cammino. Da dove ha inizio un cammino di fede? Dal segno dei chiodi! A volte ci interroghiamo: da dove partire per il nostro cammino di fede o per quello di coloro che ci stanno a cuore? Non partire dai miracoli! Parti dal segno dei chiodi del Signore Gesù, parti dal racconto

del suo amore. È per questo che Gesù è credibile, è affidabile. E dovremmo rifletterci. Riflettere anche come chiesa, perché la cosa riguarda anche noi. Ma pensate che siamo credibili per altro? Per le nostre condanne o per le nostre scenografie? Potessimo anche noi mostrare i segni dei chiodi, segni evidenti che abbiamo amato e amiamo! Forse anche per questo Tommaso stentava a credere. Che cosa vedeva sul viso dei suoi amici barricati? Se non il gesto di chiudersi per garantire se stessi, gesto di una logica vecchia e risaputa, non il gesto del loro Maestro che la vita l’aveva rischiata. A caro prezzo. A prezzo di croce. Quando allora una chiesa diventa credibile nel suo annuncio? Gesù insegna.
Ecco il cammino della fede: credere che Gesù è risorto significa arrivare a pensare che Gesù è vivente ancora oggi e che ancora oggi opera in mezzo a noi.
Ma vorrei aggiungere che se la fede si mette in cammino, in cammino si mette anche la libertà. Erano barricati, prigionieri delle loro paure. Certo a barricarli era il timore dei Giudei. Ma a barricarli nell’anima era anche il timore dei loro tradimenti. Penso che sia anche per questo che Gesù risorto «soffiò e disse loro: ricevete lo Spirito Santo» e lo diede «per il perdono dei peccati». Quasi dicesse loro: «Non lasciate nessuno sotto la condanna del peccato, se no lo lasciate sotto l’incubo del timore e del fallimento, come sequestrato in una prigione. Perdonate. Fate camminare, liberate. Alzati e cammina!».

Don A. Casati