Omelie

sia Natale tutto l’anno

Dobbiamo ricordare che durante il primo Natale la situazione non era molto lontana da quella odierna. Così la Beata Vergine Maria e San Giuseppe ebbero difficoltà a trovare un luogo dove nascere il loro figlio. C’è stata l’uccisione di bambini. C’era un’occupazione militare. E c’era la Sacra Famiglia che veniva sfollata come rifugiata. Esteriormente, non c’era motivo di festeggiare se non la nascita del Signore Gesù.

Tuttavia, in mezzo a tanto peccato e dolore, l’Angelo apparve ai pastori annunciando un messaggio di speranza e di gioia per tutto il mondo: “Non temete, perché ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà tutte le persone. Poiché oggi è nato per voi nella città di Davide un Salvatore, che è Cristo il Signore” (Luca 2:10–11).
Nell’Incarnazione di Cristo, l’Onnipotente è venuto a noi come Emmanuele, “Dio con noi” (Matteo 1:23), per salvarci, redimerci e trasformarci. Questo doveva adempiere le parole del profeta Isaia: “Il Signore mi ha consacrato con l’unzione. . . per portare la buona notizia agli oppressi, per fasciare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la libertà ai prigionieri e la liberazione ai prigionieri; per proclamare l’anno di grazia dell’Eterno» (Isaia 61:1–2a; Luca 4:18–19).

Messaggio di Natale dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese di Gerusalemme 2023.

dal sito di PaxChristi.

www.paxchristi.it/

Omelia don Umberto