La Via Speciale

Speciale S.Pasqua 2022

SULLA BRECCIA IN FAVORE DEL PAESE (EZ 22,30).

La verità non sta nel mezzo.

Sta al centro.

E non è la stessa cosa.

Proprio per il desiderio di conoscere la verità e di frequentarla è necessario prosi al centro: al centro dei conflitti e delle divisioni.

Non a caso, in situazioni di conflitto, la verità è sempre la prima vittima.

Quando parlo di conflitto non mi riferisco solo all’attuale situazione bellica, ma anche a quella polarizzazione delle posizioni che ha portato, negli ultimi anni, all’inasprirsi delle relazioni sociali, a volte anche quelle più intime.

L’aver svuotato il centro del suo valore ci ha portato a sposare una cultura dell’alternanza (intesa anche come modo di vedere la vita) che non ci appartiene.

Uso il plurale perché mi riferisco sia alla storia del nostro paese (della quale dichiaro la mia limitata conoscenza) sia soprattutto nella visione cristiana dell’esistenza.

Troppo spesso infatti l’alternanza scivola nella contrapposizione e la contrapposizione in avversione.

E il cristiano non ha avversari.

Ha solo un unico grande Avversario: il male.

Ma esso non si identifica con nessuna persona, con nessuna razza e con nessun sistema politico o economico.

In questa eterna lotta tra il bene e il male che segna indelebilmente la Storia, il cristiano è chiamato a lottare anzitutto conducendo la battaglia dentro di sé e poi cercando il bene e il vero ovunque esso sia.

È la figura dell’intercessore quella che siamo chiamati a realizzare: da questa deriva poi quella dell’artigiano di pace.

Intercessori sono coloro che stanno tra due parti in conflitto ascoltando e operando a partire dalle ragioni di entrambi.

Non è affatto una posizione di comodo: è la più difficile.

Perché si può essere colpiti da tutti.

È la posizione di chi sta SULLA BRECCIA.

Non si tratta però delle semplice equidistanza.

Questo è un concetto troppo riduttivo, solo strategico.

È l’occupare quel centro che è luogo di verità, luogo nel quale ogni cristiano, operatore di pace, è chiamato a stare.

Abbiamo dedicato a questo tema il numero speciale della Via di Pasqua perché con la morte e resurrezione di Gesù “Dio ha riconciliato il mondo in Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione”. (2 Cor 5,18)

Con l’augurio che ciascuno lo possa realizzare.

Buona Pasqua

Don Umberto