• Omelie

    Dall’incontro alla testimonianza

    Affidandogli l’incarico di pascere il suo gregge, Gesù chiede a Pietro l’amore, non altro. Certo Pietro deve amare anche il suo gregge, deve guidarlo e servirlo. Ma la condizione per svolgere questo incarico è anzitutto quella di amare Gesù. Bruno Maggioni

  • La Via

    La Via 4 maggio

    IL GESTO DELLA DEDIZIONE (Gv 21,1-14). Gesù appare ai discepoli tornati in Galilea al loro lavoro di pescatori. Diversi motivi si intrecciano in questo racconto. Anzitutto l’interessante contrapposizione tra Pietro e il discepolo prediletto. Ambedue vedono lo sconosciuto sulla riva, però è il discepolo prediletto che riconosce per primo il Signore. Dall’altra parte, è Pietro che prende l’iniziativa di andare a pescare (v.3), corre per primo incontro al Signore (v. 7), trae a riva la rete piena di pesci (v. Il). Sembra dunque che l’evangelista voglia esaltare — da punti di vista differenti — ora l’uno ora l’altro: il discepolo amato per la chiaroveggenza nel riconoscere il Signore, Pietro per…

  • Omelie

    Chiamati a perdonare

    Se possiamo avere certezza che Dio sia in un luogo, quel luogo sono le sofferenze toccando le quali tocchiamo la verità stessa di Dio. Saremmo mai arrivati a ciò senza l’ombra interiore di Tommaso? Don Umberto

  • La Via

    La Via 27 aprile

    DA UN’OMBRA ALL’ALTRA   (Gv 20,19-31). Scrivo dell’ombra senza intendere però quella che proiettiamo sul terreno quando splende il sole. L’ombra è, simbolicamente, anche quella parte interiore di ciascuno di noi, quella parte non riconosciuta della personalità fatta di ricordi rimossi, emozioni intense o anche profonda sofferenza. Oggi la liturgia ci parla di due discepoli e delle loro ombre: Tommaso e Pietro. Per il primo è appunto un’ombra interiore, per il secondo è fisica. L’ombra di Tommaso è certamente all’origine della sua incredulità. È sorprendente sapere che San Gregorio Magno (che fu un Papa straordinario) diceva che l’incredulità di Tommaso ha giovato a noi più della fede degli altri discepoli. Perché…

  • Omelie

    Gesù è la VITA

    Il senso del triduo Pasquale è contemplare Gesù, Gesù è la vita, è questo  il filo logico che ha guidato le riflessioni di don Umberto per la Pasqua del Signore 2025.

  • Triduo 2025

    Triduo Pasquale 2025

    Ci mettono in mano il loro sguardo per meditare e per accompagnare Gesù sulla via dell’Amore. Nella preghiera Egli ci farà sentire compagni di strada. Nella medesima strada della conversione a questo Amore. + Adriano, vescovo