La Via 21 giugno

DI CHI E’ LA MIA VITA?                                                  (Mt 10,26-33).

Non c’è nessuno, tra i credenti, che non si sia almeno una volta emozionato nel leggere il discorso della montagna.

Sono parole evangeliche che entusiasmano perché tracciano un diverso modo di vivere e aprono orizzonti inediti a cui non siamo abituati.

Arrivano come una ventata di aria fresca o uno spruzzo d’acqua a svegliarci da un torpore dello spirito, nel quale inavvertitamente sprofondiamo.

Ci sono però anche altri brani che ci colpisono.

Oggi, ad esempio, le parole di Gesù ci conducono dritte dritte ad una domanda fondamentale: di chi è la mia vita?

Chi comanda sulla mia esistenza?

Chi orienta le mie decisioni?

A chi sono affidatele chiavi che mettono in moto la macchina della mia volontà?

Molto spesso, anche se non ce ne accorgiamo, nella nostra vita comanda chi ci fa più paura.

Abbiamo paura di perdere la stima degli altri?

Ci affanniamo per apparire quello che non siamo.

Abbiamo paura di diventare poveri?

Metteremo le nostre energie per fare soldi.

Abbiamo paura della solitudine?

Accetteremo anche rapporti o relazioni che sono solo surrogati dell’amore.

Abbiamo paura del virus?

Faremo tutto quello che ci viene comandato magari restando tappati in casa anche quando non è più il caso.

Chi ha paura è comprabile. Chiunque governa lo sa.

E tanto più si ha paura quanto più si crede che la propria vita non valga molto.

Per questo ci si affida al mercato e alle sue quotazioni: la vita di un essere umano è contabilizzata al mercato.

A questo provvedono le società di assicurazioni.

Proprio per questo è difficile liberarsi dalla paura per la nostra vita e accettare il messaggio di Gesù.

Chi può danneggiarci il corpo, quindi la salute, non può farci niente di serio se non corrompe la nostra anima.

Esiste una realtà che attraverso il corpo si esprime ma va ben oltre esso: è lo Spirito.

E la logica dello Spirito parla di salvezza e non tanto di salute.

È possibile non smarrire la fiducia; è possibile non essere schiavi delle inquietudini.

È possibile tutto ciò perché la valutazione che Dio fa della nostra vita è piuttosto alta.

D’altronde, se così non fosse, svaluterebbe chi è stato creato a Sua immagine e somiglianza.

Don Umberto

Download Attachments