La Via

La Via 19 aprile

AVERE UNA VISIONE (Gv 20,19-31).

Senza fiducia non vai da nessuna parte.
La sintetizzerei così la vicenda di Tommaso che oggi il Vangelo ci presenta.
L’uomo lo conosciamo; a volte persino simpatizziamo per lui.
Il suo scetticismo, il suo disincanto ci sembrano giustificati.
Ma poi anche noi, come lui, riteniamo che se non hai fiducia, la vita non ti viene incontro.
Ancor più di questi tempi.
Le ragioni della mancata fiducia di Tommaso potrebbero essere molte.
Ma a me piace evidenziarne una: la sua solitudine.
Gli altri discepoli infatti erano tutti insieme: lui no.
Solo. Da un’altra parte.
E quando si è soli è più facile essere divorati dai pensieri negativi.
Ci volle l’intervento di Gesù per sottrarlo a quel buco nero che come un virus parassita si stava risucchiando la sua fede.
Tommaso entrò così anche lui nel gruppo di coloro che avevano visto Gesù risorto.
La prima comunità cristiana era composta da due gruppi di persone: i testimoni oculari di Gesù risorto e coloro che non lo avevano visto.
I primi furono il punto di riferimento.
Grazie alla loro visione guidarono la comunità e la spinsero in avanti nel cammino dell’evangelizzazione.
È sempre una visione a guidare il cammino di una persona.
Anche noi abbiamo bisogno di una visione.
Una visione di riapertura, una visione di normalità, una visione di futuro.
E abbiamo bisogno che coloro che questa visione ce l’hanno più forte di altri guidino il nostro paese e la nostra società.
Non devono per forza avere un ruolo: bisogna però che siano immuni.
Immuni al pessimismo e alla sfiducia che sono, pure loro, dei malefici virus.

Don Umberto