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Omelia domenica 10 maggio
Non è facile avvicinarsi a un ammalato. Le cose più belle delle vita e le cose più misere sono pudiche, si nascondono. Il più grande amore, uno cerca di nasconderlo per pudore; e le cose che mostrano la nostra miseria umana, anche noi cerchiamo di nasconderle, per pudore. Per questo, per trovare un ammalato bisogna andare da lui, perché il pudore della vita lo nasconde. Andare a trovare l’ammalato. E quando ci sono malattie per tutta la vita, quando ci troviamo in malattie che segnano tutta una vita, noi preferiamo nasconderle, perché andare a trovare l’ammalato è andare a trovare la propria malattia, quella che noi abbiamo dentro. E’ avere…
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Omelia domenica 3 maggio
A volte penso che il grande conflitto dell’esistenza umana, prima ancora che cristiana, sia quello tra fecondità e sterilità. Non dobbiamo rassegnarci all’idea di non essere perfetti, perché la perfezione è raggiungibile. A patto che la concepiamo come il portare frutto. La perfezione del frumento è la spiga, non l’assenza di zizzania. Quale forma ha concretamente questo portare frutto? Un suggerimento viene dalla prima lettura, nella splendida figura di Barnaba che va in cerca di Saulo per riavvicinarlo, per farlo uscire dal suo isolamento, per valorizzarlo proprio quando tutti lo avevano scartato. La fecondità è un incontro che guarisce davvero dalla solitudine, è una parola buona detta non per dovere,…
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Omelia domenica 26 aprile
« Io offro la mia vita. Questo è il mio modo di amare, il modo di amare di Dio. Tu soffri? lo vengo e soffro con te. Ti senti “pietra scartata dai costruttori” di questo mondo i quali amano scartare le pietre inutili? Io sono pietra scartata come te, accanto a te. Ciò che posso darti è il mio amore perché tu ti senta amato e continui ad amare. La forza è tutta qui. Il vero miracolo è qui. Perché solo l’amore alla fine vince».
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Il Crocifisso
“Il Vangelo nell’arte“ dedicato alle rappresentazioni della crocifissione di Gesù nella pittura e nell’arte.
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Omelia domenica 19 aprile
Perché tutti noi vediamo i fantasmi; non certo quelli dei film o dei cartoni animati, ma il frutto delle nostre proiezioni immaginarie su Dio e sui fratelli. Tutti ci costruiamo un Dio su misura, un Gesù ideale, una comunità ideale. Pronti ad essere puntualmente delusi quando essi non corrispondono all’ideale che ce ne siamo fatti. Al contrario dei discepoli, i nostri fantasmi, non ci fanno paura ma ci rassicurano. Sono il nostro tentativo di incasellare Dio e gli altri in uno spazio preciso e determinato di modo che non ci arrechino sorprese. Per questo la resurrezione di Gesù e le sue apparizioni in qualche modo provocano anche noi. Perché furono…
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Omelia domenica 12 aprile
Incredulità di san Tommaso è un dipinto a olio su tela di 107 × 146 cm realizzato tra il 1600 ed il 1601 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato nella Bildergalerie di Potsdam (Caravaggio “pictor praestantissimus” M. Marini, Newton & Compton Editori). Nel 1606 il banchiere Vincenzo Giustiniani faceva riferimento a questo soggetto in una copia presente a Genova e vent’anni dopo il dipinto veniva citato nell’inventario della collezione Giustiniani, il che fa presupporre che sia stato il banchiere stesso a commissionare l’opera, ipotesi data per certa da un certo numero di fonti. Tra l’altro, il tetro realismo dell’opera non avrebbe potuto che essere accolto da uno dei più forti sostenitori…