La Via

Pubblicazione La Via foglio settimanale

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    La Via 1 maggio

     VITA NUOVA.  (Gv 21,1-14).  La presenza di Gesù risorto trasforma ogni cosa: il buio è vinto dalla luce, il lavoro inutile diventa nuovamente fruttuoso e promettente, il senso di stanchezza e di abbandono lascia il posto a un nuovo slancio e alla certezza che Lui è con noi. Da allora, questi stessi sentimenti animano la Chiesa, la Comunità del Risorto. Tutti noi siamo la comunità del Risorto! Se a uno sguardo superficiale può sembrare a volte che le tenebre del male e la fatica del vivere quotidiano abbiano il sopravvento, la Chiesa sa con certezza che su quanti seguono il Signore Gesù risplende ormai intramontabile la luce della Pasqua. Il…

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    La Via 24 aprile

    DALLE PIAGHE ALLA PACE. (Gv 20,19-31). La pace è il primo dono di Gesù Risorto. La sua è la pace autentica perché nasce dalla croce; in essa Cristo ha realizzato la riconciliazione tra Dio e l’umanità. La pace infatti nasce dal desiderio di riconciliazione. E la riconciliazione fiorisce quando due contendenti capiscono che il futuro di qualsiasi tipo di conflitto è solo il dilagare dell’odio del rancore. La pace che Gesù porta è innanzitutto un dono interiore. L’interiorità non è però intimismo, non è il luogo segreto dentro il quale prendono forma anche le decisioni sociali. Il brano evangelico di oggi sembra però suggerire una riflessione ulteriore. Gesù infatti lega…

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    La Via 10 aprile

    FESTA, NONOSTANTE TUTTO. (Lc 22,14-23,56). Le acclamazioni festose e l’accanimento feroce. La gioia e la Passione. L’ Osanna e il “Crocifiggilo”. Questo duplice mistero, che è anche un duplice stato d’animo, accompagna ogni anno l’ingresso nella settimana Santa. Nella liturgia della domenica delle Palme custodisce infatti entrambi questi aspetti. Eppure tutti noi oggi avvertiamo, alla fine di questa celebrazione, un senso di pace e di consolazione. Prevale, dobbiamo dirlo, il clima di festa rispetto a quello di sofferenza. Si tratta di un puro condizionamento culturale? O di una leggerezza che, con una guerra alle porte e una economia allo sfascio, non dovremmo permetterci? O addirittura è il tentativo di fuggire…

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    La Via 3 aprile

     QUESTIONE DI PIETRE. (Gv 8,1-11).  Le pietre attraversano tutto il tempo di Quaresima. Ne segnano l’inizio (durante le tentazioni di Gesù nel deserto) e la fine (la pietra del sepolcro). Nel mezzo ci sono le pietre di oggi, quelle che scribi e farisei avevano in mano. Verrebbe da dire che le pietre bisogna lasciarle dove sono. Soltanto l’eccezionalità della Resurrezione ammette il loro spostamento. Ma risorgere significa entrare in una vita nuova, compiere gesti segnati dal definitivo trionfo sulla morte. Prima di questa novità di vita, anzi, finché non si giunge ad essa siamo chiamati a non imporre la nostra volontà di possesso e il nostro giudizio sugli altri. A…

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    La Via 27 marzo

    CON GLI OCCHI DEL PADRE. (Lc 15,1-3.11-32). Quando ci si trova davanti alla parabola del padre misericordioso il rischio è quello di dare tutto per scontato. Troppo nota la vicenda per trovarci qualche messaggio nuovo che attivi il nostro pensiero. Dobbiamo sinceramente dire che quando una cosa è importante è comunque buona cosa sentirsela ripetere più volte, e certamente lo è la misericordia. Ci necessita tornare continuamente a meditare il perdono di Dio per apprendere come perdonarci tra noi. Altrettanto sinceramente però ci chiediamo se le letture oggi non ci suggeriscano una interpretazione particolare della parabola in questione. Ed è effettivamente così. La prima lettura narra il ritorno dei figli…

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    La Via 20 marzo

    IL TEMPO CHE RESTA. (Lc 13,1-9). Dicono gli psicologi che la qualità della nostra vita dipende solo al 20% dai fatti che accadono; il restante 80% dipende dal modo con cui interpretiamo quei fatti e dal significato che riusciamo a dargli. Chiedersi come vivere ciò che ci accade non è affatto inutile: è anzi decisivo perché una risposta non vale l’altra. In un tempo come quello Quaresimale in cui risuona fortemente l’invito alla conversione, dovremmo considerare il fatto che nella lingua del Vangelo convertirsi significa “pensare oltre”. È solo un pensiero alternativo quello che conduce a cambiare i comportamenti; non è affatto questione di uno sforzo di volontà. Quando cambia…