La Via
Pubblicazione La Via foglio settimanale
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La Via 28 aprile
CON LUI POSSIAMO TUTTO (Gv 15,1-8). Nel Vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, il Signore si presenta come la vera vite e parla di noi come i tralci che non possono vivere senza rimanere uniti a Lui. Dice così: «Io sono la vite, voi i tralci. Non c’è vite senza tralci, e viceversa. I tralci non sono autosufficienti, ma dipendono totalmente dalla vite, che è la sorgente della loro esistenza. Gesù insiste sul verbo “rimanere”. Lo ripete ben sette volte nel brano evangelico odierno. Prima di lasciare questo mondo e andare al Padre, Gesù vuole rassicurare i suoi discepoli che possono continuare ad essere uniti a Lui. Dice: «Rimanete…
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La Via 21 aprile
DIFENDERE E CONOSCERE (Gv 10,11-18). Gesù presenta sé stesso come Buon Pastore. Solo lui è il vero pastore; tutti coloro che sono chiamati ad esserlo nella vita lo possono fare solo nella partecipazione alla sua stessa persona e al suo cuore di pastore. Sono due gli atteggiamenti che caratterizzano l’essere pastore di Gesù. Egli difende e conosce le sue pecore ed è su questi due verbi che vale la pena soffermarsi. Difendere è un atto bellissimo e nobilissimo; vuol dire partecipare alla sorte di un altro, schierarsi con lui e stare dalla sua parte. È considerato sentirsi difesi quando si è in mezzo ad un contenzioso. È rassicurante sapere che…
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La Via 14 aprile
TOCCARE E CREDERE (Lc 24,35-48). Il risorto chiede di essere toccato. Ci eravamo lasciati con questo invito fatto domenica scorsa a Tommaso. Non era un semplice tocco, ma un invito a sentire le ferite del mondo. Oggi si ripete questo invito a tutti i discepoli. Chiedendo di essere toccato Gesù Risorto rivela agli Undici che confessare la sua risurrezione dai morti non è convincersi di un’idea o aderire a un ideale. Il Risorto non lo si incontra sui libri ma stando nel mezzo della comunità reale, là dove egli viene in “carne e ossa” e domanda di essere toccato, palpato. Se la realtà è superiore all’idea, la carne è il…
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La Via 7 aprile
IL PATRONO DEGLI SCETTICI (Gv 20,19-31) San Gregorio Magno, che fu un grande Papa del VI° secolo, disse che l’incredulità di Tommaso ha giovato a noi molto più che la fede di tutti gli altri discepoli. Perché? Il nostro modo consueto di leggere questo famoso brano di Vangelo è quello che interpreta l’apparizione di Gesù come un suo modo di dimostrare a Tommaso la concretezza del suo corpo affinché egli passasse dalla incredulità alla fede. Indubbiamente questo è il significato più evidente. Ma credo che sia necessario anche andare più in profondità, perché questo racconto ci parla in modo nuovo e sorprendente. L’apostolo Tommaso, vedendo il Risorto, è stato veramente liberato,…
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La Via 24 marzo
LE PALME E LA CROCE (Mc 14,1-15,47). Ogni anno questa liturgia che oggi celebriamo suscita in noi sentimenti contrastanti: passiamo dalla gioia di accogliere Gesù che entra festosamente in Gerusalemme al dolore di vederlo condannato a morte e crocifisso. Devo dire che personalmente non ero abituato a tutto ciò. Il rito Ambrosiano, nel quale sono cresciuto, oggi celebra solo una parte: Gesù e il suo ingresso nella città Santa. Niente lettura della Passione quindi. E all’inizio tutto ciò che ho trovato nel rito Romano mi lasciava un po’ perplesso. Mi sembrava una sorta di contraddizione, una forzatura che costringeva a passare da un sentimento all’altro. Poi, piano piano, ho cercato di…
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La Via 17 marzo
UN PICCOLO SEME (Gv 12,20-33). Quanta incredibile forza c’è in un semplice chicco di grano! Una forza che fa emergere le spighe dalla terra; è la forza della natura, la forza della vita. Sta in questo la grandezza del seme: non nelle sue dimensioni, ma nella vita che contiene. Esso per poter rinascere e moltiplicarsi deve però morire. Ed è proprio così che Gesù vede sé stesso: come un chicco di grano. Prima della Pasqua a Gerusalemme tanti lo cercavano per lodarlo e ammirarlo; ma lui confonde le loro aspettative e ribalta il modo umano di vedere le cose. Nella verità naturale del seme che muore Gesù discerne una verità…