La Via 10 maggio
RIMANERE NELL’AMORE (Gv 15,9-96)
C’è una grande insistenza da parte di Gesù sul verbo “rimanere”.
“Rimanete nel mio amore” è il suo invito.
Sembra strano in verità.
Se si sperimenta l’amore si può fuggire dinanzi ad esso?
Si può decidere di non dimorarvi e scegliere ciò che amore non è?
Forse sì; evidentemente sì, altrimenti Gesù quelle parole non le avrebbe pronunciate.
Accade sempre più spesso proprio perché oggi all’amore si dà un valore quasi magico. È come una specie di fluido arcano a cui non si può resistere; se ne avverte un bisogno spasmodico ma poi basta un nulla a farlo svanire, a perderlo per strada.
E più lo si invoca, più lo si cerca più si fa fatica a viverlo nella concretezza lasciandolo al puro livello del sentimento.
Mai come in questo tempo l’uomo manifesta in mille modi il desiderio di essere amato, eppure mai, come in questo tempo, questo desiderio è svilito e tarpato.
L’amore si esalta e si enfatizza eppure tutti percepiamo quanto il puro sentimento, che viene trattato come un’emozione da gestire a proprio uso e consumo, rischi di
lasciare l’amaro in bocca.
Sentiamo che siamo fatti per qualcosa di straordinariamente grande e bello, come è appunto l’amore, eppure ci sembra che ci sfugga continuamente …
Su tutto questo Dio ha qualcosa da dire. Qualcosa di serio. Qualcosa di fondamentale.
Anche per Dio l’amore è la cosa più importante della nostra vita. Solo dall’amore e da niente altro può essere colmato il nostro io più profondo.
Spesso, anche se non vogliamo ammetterlo, viviamo elemosinando amore.
Gesù lo sa bene ed è per questo che ha scelto di amarci, ha scelto di cambiare se stesso per amore, perché se un amore non ti cambia che amore è?
Gesù ha incontrato questo desiderio dell’uomo e ha fatto dimorare ogni persona nel suo cuore.
Egli ha fatto sì che chi lo incontrava fosse apprezzato e stimato per ciò che veramente era, e fosse avvolto da una tenerezza che fa dimenticare il dolore.
Questo dinamismo d’amore continua a ripetersi, ma c’è un unico problema: accoglierlo e lasciarsi trovare dal Signore.
La fuga è sempre una scelta possibile; l’incapacità di dimorare nell’amore è, purtroppo, una realtà.
Presi da tante cose, sepolti dalle nostre urgenze, non ci accada di perdere la mano di Dio continuamente tesa.
Don Umberto e Don Stefano