La nostra pagina della cultura

 

Approfondimento della nostra pagina della cultura da “La Via speciale Pasqua 2016” ecco le proposte:

IL LIBRO Chiara Passilongo, La parabola delle stelle cadenti

10 agosto 1981: Nora dà alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. Achille Vicentini, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico.
È uno tutto d’un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora per lui: i dipendenti sono parte della famiglia. È con loro che Achille escogita il modo più bello di festeggiare la notte in cui i suoi figli sono nati: una nuova merendina a forma di stella cadente, la Tortina San Lorenzo, destinata ad avere grande successo. Achille già immagina Francesco e Gloria che crescono mangiando quei dolci genuini, che diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, studenti d’eccellenza pronti a prendere in mano le sorti della ditta.
Dagli anni Ottanta a oggi le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco e di tutta la comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie, pieno di luci, di sorrisi e di ombre. Nulla, o quasi, sarà come Achille lo aveva previsto.
Chiara Passilongo esordisce con un romanzo maturo, vasto, sorretto da una scrittura semplice e precisa, capace di intrecciare i fili delle storie di un’intera comunità e di narrare in modo potente un angolo della nostra provincia – il profondo Nordest – che diventa la lente speciale attraverso cui rivivere gli anni più recenti e meno gloriosi della nostra storia. Lontano da interpretazioni ideologiche e, al contrario, con partecipazione e con un po’ di malinconia.
L’ascesa e la caduta dei Vicentini disegnano la parabola di un Paese intero, ci raccontano le speranze e lo sgomento di una generazione di padri e soprattutto di figli, a cui viene consegnato un mondo che appare
irrimediabilmente fragile: ma insieme lasciano intravedere con forza, sotterraneo eppure ostinato, il filo luminoso del bene, della fiducia che i desideri espressi in una lontana notte d’estate possano avverarsi se non ci arrendiamo.

IL FILM Wild di Jean-Marc Vallée- 2014

Un percorso di rinascita per un film di vedute che non ha una maniera personale di affrontare l’immersione nella natura.
Nell’America degli anni ‘90 una ragazza rimasta sola con il proprio fratello dopo la morte improvvisa della madre (dal padre si erano allontanati anni prima per eccesso di violenza) e la fine del proprio matrimonio, chiusa nella dipendenza dall’eroina decide di affrontare il Pacific Crest Trail a piedi, più di 1.600 Km in totale solitudine macinati in più di due mesi. In questo periodo ripensa a quello che le è successo e che è determinata a superare con un’impresa che pare superiore alle sue forze.
Tratto dal libro scritto dalla stessa protagonista “Wild – Una storia selvaggia di avventura e rinascita” e adattato da Nick Hornby per il grande schermo, il nuovo film di Jean-Marc Vallée non si distanzia molto dal precedente, Dallas Buyers Club, fondato com’è su un percorso di rinascita (che lì coincideva con uno di avvicinamento alla morte qui con uno di sopravvivenza naturale), sulla demolizione fisica e morale della protagonista e sulla sua ricostruzione a colpi di musica e paesaggi.
Più che un film di grandi scenari Wild è un film di vedute, uno in cui la pioggia suggerisce scene tristi, la neve momenti teneri e la violenza del caldo attimi pericolosi.

IL TEATRO Rembrandt, o del Padre misericordioso-di Sergio Di Benedetto

Nell’anno giubilare della misericordia, la compagnia Exire offre una riflessione, attraverso la grammatica del teatro, per mostrare quanto ogni uomo sia bisognoso di perdono e al tempo stesso bisognoso di perdonare, indipendentemente dal suo stato e dalla sua età, secondo quell’Amore gratuito che può dire: “questo tuo fratello era morto ed è ritornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.
Lo spettacolo Rembrandt, o del padre misericordioso, sarà una meditazione teatrale della parabola di Luca attraverso la vicenda dell’artista olandese, in un passaggio graduale e continuo dalla sua storia a quella del Vangelo.
Sulla scena ci saranno il vecchio pittore, che sente ormai prossima la morte e lavora al dipinto con intensità unica; la figlia Cornelia, che assiste il padre ma al tempo stesso è in conflitto con lui, perché è evidente lo stacco affettivo tra lei e il prediletto Tito, morto da poco tempo; Aert de Gelder, ultimo giovane allievo del pittore, teso tra l’ammirazione per il Maestro e la sua ambizione personale. Infine ci sarà Harmen Becker, collezionista e tenace creditore dell’artista.
Tutti i personaggi saranno chiamati a vivere e confrontarsi con la parabola del Figliol Prodigo, e lo stesso sarà invitato a fare il pubblico, indotto a riconoscersi nelle vesti ricche prima e macere poi del figlio minore, negli abiti tenebrosi del figlio maggiore, nel mantello rosso e accogliente del Padre misericordioso, il vero protagonista della storia.

una produzione della compagnia Exire
Drammaturgia di Sergio Di Benedetto
regia di Fabio Sarti
con Federica Ombrato,Alessio Gigante, Fabio Sarti, Angelo Zilio

http://compagniaexire.blogspot.it/