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Omelia 6 gennaio 2016

Presenza immancabile nei nostri presepi sono i cosiddetti Re Magi, con i loro preziosi doni ed i ricchi vestiti. Ma chi erano veramente? Si trattava, con buona probabilità, di sacerdoti di origine persiana, esperti in astronomia e con un ruolo attivo nella vita politica del tempo. Con lo scorrere del tempo, si perse totalmente la loro veridicità storica: fu, in primis, modificata la loro provenienza geografica: non più tre persiani, ma un europeo, un asiatico e un africano (una chiara rappresentanza dei tre continenti del mondo all’epoca conosciuto che si inchinavano, contemporaneamente, di fronte al Re dei Re, unico in grado di unire tutti i Paesi.

Venne poi modificata la loro età anagrafica: non più tre coetanei ma un anziano, un uomo adulto e un giovane, simbolo di tutte le età dell’uomo. Solo il Vangelo di Matteo afferma che nella grotta della Natività giunsero, tra gli altri, anche i Magi che provenivano genericamente da Oriente. Testualmente: “Gesù nacque a Betlemme di Giudea al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandarono…” Il Vangelo secondo Matteo non fornisce altre notizie, lasciando solo intendere che fossero più di uno (alcuni Magi). I tre Magi sono conosciuti, nel mondo attuale, coi nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassare.

In un complesso monastico copto, in Egitto, le immagini dei Magi sono accoppiate a nomi di Melechior (il più anziano dei tre, il cui nome deriverebbe dall’aramaico Melech, “Signore, Re”; Bathesal (il cui nome deriverebbe dal mitico re babilonese Balthazar, quasi a suggerire quale sia la sua regione di provenienza)e, infine Gaspar, Gaspare, che i greci chiamavano Γαλγαλαθ, Galgalath, Signore di Saba. Altra questione che ha interessato gli esegeti è il numero dei magi. Secondo una cronaca orientale del 774-775 i magi sarebbero stati dodici, mentre in alcune catacombe sono raffigurati anche in numero maggiore o minore. Ma la tradizione cristiana ha codificato l’immagine dei tre re.

La teoria di una comune provenienza dei Magi venne col tempo soppiantata dalla tradizione delle tre diverse terre di appartenenza. Già secondo la tradizione armena i Magi erano rispettivamente re di Persia, India e Arabia, rappresentanti di tre diverse razze, discendenti dai tre figli di Noé. A seguito delle prime scoperte geografiche e in relazione al contatto con culture lontane, gli esegeti occidentali hanno considerato i tre re provenienti dai tre continenti allora conosciuti: Europa, Asia, Africa. Per questo i Magi sono spesso raffigurati con tratti somatici e abbigliamenti, che qualificano tali origini. La tradizione cristiana dei magi così formulatasi in Occidente è stata definitivamente codificata fra Due e Trecento dai testi agiografici di Jacopo da Varazze (Legenda Aurea) e di Giovanni da Hildesheim (Historia Trium Regum)