La Via

Pubblicazione La Via foglio settimanale

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    La Via 1 dicembre

    UN CAMMINO  DI SPERANZA (Lc 21,25-28.34-36). Prima domenica di avvento. Dovrebbe essere proprio questo l’Avvento di quest’anno: un cammino di speranza. Agostino diceva che la speranza ci fa affrontare tutto con dolcezza e serenità. Sono quei sentimenti che nascono dalla fiducia che ciò che abbiamo e viviamo abbia un senso. Proprio in questo infatti la speranza si distingue dall’ottimismo: non è tanto il pensare che ciò che facciamo andrà bene, ma piuttosto che avrà un senso per noi e per la nostra vita. Anche le sconfitte, le delusioni, il dolore. Certe volte la speranza è come una debole e fragile luce,  ma può essere ancora accolta e proclamata. Oggi il Vangelo…

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    La Via 17 novembre

    IL FUTURO (Mc 13,24-32). Che cosa succederà domani? Come andrà a finire la Storia? Che ne sarà di noi? Predicazioni medievali e film di serie B ci rappresentano la fine del mondo come un delirio di fiamme e di istruzione, come il sommo giudizio finale fatto di caligine e di paura.La “colpa” di questa interpretazione approssimativa è del linguaggio apocalittico usato da alcuni libri della Scrittura, come il brano di Daniele che abbiamo letto oggi, fatto di forti immagini da non prendere alla lettera.Ciò che i cristiani hanno capito è semplice: Cristo, risorto e asceso al Padre, tornerà nella pienezza dei tempi, tornerà per completare il suo Regno, le anime…

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    La Via 10 novembre

    IL PIU’ NASCOSTO BENE  (Mc 12,38-44).  Il libro di Qoelet, uno dei più belli di tutto l’Antico Testamento, si conclude con queste parole: “Tutte le cose Dio giudicherà, il più nascosto male e il più nascosto bene”. È una frase che mi è sempre piaciuta tanto. Essa non mi ha mai generato l’inquietudine di un male nascosto che Dio vede quanto piuttosto la gratitudine e la meraviglia per quel bene nascosto che la gente non vede e che invece è chiarissimo agli occhi di Dio. A volte penso che se prendessimo consapevolezza del fatto che esiste tanto bene nascosto forse saremmo meno pessimisti e disfattisti sulla nostra società e ci…

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    La Via 3 novembre

    RUMINARE LA PAROLA    (Mc 12,28-34). Mi colpisce, nel brano evangelico di oggi, il fatto che lo scriba che interroga Gesù, una volta ricevuta la risposta, ripete esattamente le parole del Signore. Perché questa ripetizione? Non è di troppo? In un Vangelo come quello di Marco che ha uno stile molto conciso e asciutto questa ripetizione appare come una cosa strana. Ma quando c’è una stranezza non è un caso ma una scelta oculata. Si tratta infatti di un insegnamento per noi che ascoltiamo. La Parola del Signore non può essere ricevuta come una notizia qualunque o un racconto di cronaca. Essa va fatta propria e custodita, va ripetuta fino a…

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    La Via 27 ottobre

    LA FEDE DI BARTIMEO (Mc 10,46-52). La fede di Bartimeo traspare dalla sua preghiera. Non è una preghiera timida, convenzionale. Anzitutto chiama il Signore «Figlio di Davide»: cioè lo riconosce Messia, re che viene nel mondo. Poi lo chiama per nome, con confidenza: “Gesù”. Non ha paura di Lui, non prende le distanze. E così, dal cuore, grida al Dio amico tutto il suo dramma: «Abbi pietà di me!». Soltanto quella preghiera: «Abbi pietà di me!». Non gli chiede qualche spicciolo come fa con i passanti. No. A Colui che può tutto chiede tutto. Alla gente chiede degli spiccioli, a Gesù che può fare tutto, chiede tutto: «Abbi pietà di…