Omelie

registrazioni video Omelie domenicali don Umberto

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    Il tempo di Avvento serve a…

    Non c’è solo il frastuono degli uomini ma anche il rumore leggero dei passi di Dio che viene incontro a noi a creare nella nostra storia un futuro diverso. Don Umberto

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    Una logica nuova

    Tra verità e potere c’è un conflitto insormontabile. Ma anche tra potere e libertà. Tutto ciò è messo bene in evidenza dal dialogo tra Gesù e Pilato nel Vangelo di oggi. Pilato interroga Gesù perché glielo impone il suo ruolo. Fosse per lui non lo farebbe. Di Gesù non gli interessa nulla, ma è costretto ad avere a che fare con lui. Quel colloquio per Pilato è poco più di un fastidioso contrattempo di cui liberarsi velocemente. È il potere che detiene a costringere Pilato a fare quel che fa. Al contrario, il potere di Cristo, il suo Regno è regno di libertà, proprio perché a servizio della verità. È…

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    Apparire, essere, donare

    Ogni volta che diamo tutto e poi non ci resta più niente ci esponiamo finalmente all’assoluto di Dio. E mi dico che forse per questo noi non riusciamo a sentire il fuoco divino: perché facciamo le cose a metà. In questo Vangelo tre sono i verbi nascosti ma essenziali: apparire, essere, donare. Essi costituiscono la strada della vita, quella che tutti siamo chiamati a percorrere. Ci aiuti il Signore a compiere quei gesti di spirituale follia che ci conducano al dono e ci aiutino a misurare il mondo non con il criterio della quantità ma con quello del cuore. Don Umberto

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    San Carlo Borromeo

    Un’occasione per conoscere la storia di San Carlo, nato ad Arona il 2 ottobre 1538 e morto a Milano il 3 novembre 1584. Il giorno della sua ricorrenza è il 4 Novembre, perché una morte avvenuta dopo il tramonto era un tempo considerata come avvenuta già nel giorno seguente. Carlo Borromeo fu Santo perché ha saputo incarnare la figura del Pastore zelante e generoso, che per il gregge affidato alle sue cure è pronto a sacrificare tutta la propria vita: san Carlo fu davvero “onnipresente” nella diocesi di Milano attraverso le visite pastorali, fu attento in maniera profetica e incisiva ai problemi del suo tempo; soprattutto, come i grandi vescovi del…

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    Dal purgatorio al paradiso

    Da sempre, pur con modi e sfumature diverse, tutti i popoli ricordano e pregano per i defunti. Nella Chiesa la loro commemorazione è presente sin dal IX secolo ma già circa duecento anni prima nei monasteri un giorno all’anno era specificamente dedicato a questa celebrazione. Quanto alla scelta del 2 novembre, la storia ci riporta all’anno 928. Fu allora che l’abate benedettino Odilone invitò tutti i monaci dell’Ordine cluniacense a optare per quella data. Alla base il racconto che gli fece un confratello tornato dalla Terra Santa. A Odilone, da sempre molto attento alle anime del Purgatorio cui dedicava preghiere e sacrifici, il monaco raccontò che, a seguito di un…

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    l’Altro mondo

    I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze. Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore.