Omelie
registrazioni video Omelie domenicali don Umberto
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Omelia 8 marzo
Celebrazione trasmessa da radio Maria Omelia don Umberto
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Omelia 6 marzo
È solo la volontà di potere e di dominio a generare immani catastrofi. Potrà mai l’uomo essere capace di rinunciarci? Dal potere spicciolo e quotidiano della nostra vita a quello dei grandi della terra si arriverà mai a comprendere che solo il servizio è salvifico? A volte non riusciamo a rispondere positivamente a questa domanda. Ci pare che la natura dell’uomo non possa cambiare e che sempre, pur essendo fragile carne, voglia sentirsi come Dio. Se Quaresima è tempo di conversione, che vera conversione sia per tutti. Omelia di don Umberto.
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Omelia 27 febbraio
Un cieco non potrà guidare un altro cieco nel senso che senza conoscenza di sé è impossibile conoscere veramente gli altri; se manca consapevolezza della propria pagliuzza non si può agire sulla trave che c’è nell’occhio del fratello. Omelia di don Umberto.
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La nostra Cattedrale
La Cattedrale di Piacenza tra ieri e oggi 9 secoli di identità e presenza La vecchia signora che, non solo è nel cuore ma è il cuore di Piacenza, compie 900 anni. Il 2022 sarà l’anniversario della Cattedrale piacentina. Tutti la riconosciamo, ci siamo entrati almeno una volta, ma forse pochi ne conoscono la genesi. «Di grande vivacità. Siamo nell’epoca dei liberi comuni, caratterizzata dal rifiorire delle attività commerciali e dall’emergere della borghesia che acquisisce una propria forza e autonomia. Qui si getteranno le premesse che daranno poi vita al Rinascimento e all’età moderna. La Chiesa di Roma vince la sua lotta per le investiture contro il Sacro Romano Impero…
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Omelia 20 febbraio
Senza un minimo di riconciliazione il mondo non sta in piedi. Un vecchio rabbino soleva dire che quando Dio creò il mondo, non riusciva a farlo stare in piedi. Poi creò il perdono, e il mondo stette in piedi. Omelia di don Umberto.
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Omelia 13 febbraio
Effettivamente la fede non serve per stare bene. Ma obiettivo della vita è stare bene? O non è piuttosto essere buoni e farlo il bene? Se per fare il bene ci si tira addosso pene e problemi questo non è un buon motivo per cambiare strada. Il dogma assoluto dello stare bene è così tanto nella nostra testa che questa ci sembra la domanda giusta da fare agli altri: “stai bene?” Ogni tanto bisognerebbe avere la forza di ribattere: ”ma che razza di domanda è?” Ma poi scatterebbe la nostra coscienza erronea a farci sentire sgarbati. Non se ne esce più! E da un perbenismo all’altro finiscono annacquate le parole…