Omelie
registrazioni video Omelie domenicali don Umberto
-
Omelia 11 settembre
Col passare del tempo è come se entrassimo in un personaggio di cui poi si conosce perfettamente il modo di vivere, di agire e di pensare. Liberarsi da questo ruolo è difficile: però a volte proprio qui sta la conversione. Convertirsi alla libertà. A questo siamo chiamati. Di fronte a Dio noi siamo liberi di fare quello che vogliamo. Importante è volere veramente quello che facciamo.
-
Omelia 28 agosto
Per diventare umili, bisogna cominciare ad amare. È quello che ha fatto Gesù. L’amore misericordioso l’ha fatto scendere dal cielo. L’amore l’ha spinto sulle strade della Palestina. L’amore l’ha condotto a cercare i malati, i peccatori, i sofferenti. Lo stesso amore l’ha portato, senza indugi, alla sua meta, il Calvario, dove “umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,8).
-
Omelia 15 agosto
Quando Maria entra in casa e saluta Elisabetta, questa le dice: «Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo» (Lc 1,42). Queste parole, piene di fede e di gioia e di stupore, sono entrate a far parte dell’“Ave Maria”. Ogni volta che recitiamo questa preghiera tanto bella e familiare, facciamo come Elisabetta: salutiamo Maria, la benediciamo, perché lei ci porta Gesù. Maria accoglie la benedizione di Elisabetta e risponde con il cantico, un regalo per noi, per tutta la storia: il Magnificat. È un canto di lode che potremmo definire “il cantico della speranza”. È un inno di lode e di esultanza per le grandi cose…
-
Omelia 7 agosto
Nel Vangelo della Liturgia odierna, Gesù parla ai discepoli per rassicurarli da ogni paura e per invitarli alla vigilanza. Sono due le esortazioni fondamentali che rivolge loro: la prima è «non temere, piccolo gregge» (Lc 12,32); la seconda «siate pronti» (v. 35). “Non temere” e “siate pronti”. Si tratta di due parole-chiave per sconfiggere le paure che a volte ci paralizzano e per superare la tentazione di una vita passiva, addormentata. “Non temere” e “siate pronti”: soffermiamoci su questi due inviti.
-
Omelia 23 luglio
Consegna delle credenziali per il cammino di Santiago che inizierà mercoledì prossimo.
-
Omelia 17 luglio
Nella tradizione cattolica e carmelitana in particolare, infatti, la Madonna del monte Carmelo rappresenta il “fiore più bello del giardino di Dio”, la Vergine purissima che possiede la bellezza di tutte le virtù, il perfetto modello di ogni vita contemplativa e in particolare la premurosa madre, sorella e patrona dei religiosi carmelitani e di tutti i fedeli che si impegnano a “salire il monte del Signore per stare nel suo luogo santo” sotto il segno dello Scapolare, foriero delle speciali promesse di salvezza eterna attribuite dalla tradizione alla stessa Vergine e simbolo di consacrazione a Lei. Con questo titolo, la Vergine è dunque invocata come madre e decoro del Carmelo…