S.Messa

  • Omelie,  S.Messa

    Omelia 28 giugno

    Seguire Cristo non è una cosa come un’altra, che si possa conciliare con esigenze parallele o contrarie. Chi intraprende questo cammino deve sapere fin dall’inizio che sarà il discepolo di un povero che non ha un luogo dove posare il capo, di un uomo che ha saputo non senza pericolo rompere certi legami, e che, una volta impegnatosi in una missione, non si è più guardato alle spalle. Omelia di don UmbertoS.Messa ore 11 al centro parrocchiale.

  • Omelie,  S.Messa

    Omelia 21 giugno

    Chi può danneggiarci il corpo, quindi la salute, non può farci niente di serio se non corrompe la nostra anima. Esiste una realtà che attraverso il corpo si esprime ma va ben oltre esso: è lo Spirito. E la logica dello Spirito parla di salvezza e non tanto di salute. don Umberto Omelia di don Umberto S.Messa ore 11 al centro parrocchiale.

  • S.Messa

    S. Messa 7 giugno

    Non riusciamo a capire perché Dio si sia interessato di noi: più di quanto, forse, noi ci interessiamo a noi stessi. Proprio mentre eravamo peccatori, il Padre ha mandato il suo Figlio per offrirci la vita nuova nello Spirito. Liberamente. Per amore. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” Omelia S.Messa ore 11 al centro parrocchiale.

  • S.Messa

    S. Messa 10 maggio

    Gesù parla ai suoi discepoli e dice loro “io sono la via”. Gesù non si presenta come la meta. Mette l’accento sull’importanza del percorso. Come se fosse più importante ogni giorno essere in comunione con Lui e solo in seguito preoccuparci di dove ci porta questo cammino. In questo senso la strada è la meta.

  • S.Messa

    S.Messa 26 aprile

    Emmaus è un capolavoro di dialogo confortante. Emmaus assicura tutti che, quando ascoltano la Scrittura nella liturgia della Parola e partecipano allo spezzare del pane nella liturgia eucaristica, sono realmente incontrati da Cristo e ritrovano fede e speranza. La scena di Emmaus è un capolavoro di catechesi liturgica e missionaria. Vi è descritto l’itinerario di due discepoli che lasciano Gerusalemme illusi e delusi e vi ritornano per ripartire gioiosi e fiduciosi verso la testimonianza, perché sono stati incontrati dal Crocifisso-Risorto, spiegazione di tutta la Scrittura e presenza perenne tra i suoi nel sacramento del “pane spezzato”.