La Via 29 marzo

IL MESSIA SCONFITTO (Mc 14,1-15,47)download50

Ci introduciamo alla Settimana Santa con la lettura della Passione secondo Marco.
Ogni epoca storica, nel corso dei secoli, ha approfondito la lettura della Passione attraverso le proprie esperienze esistenziali; di volta in volta si sono spostati gli accenti, si è ricomposto il mosaico riscoprendo tesori nascosti.
Mi chiedo allora che cosa si avvicini di più ai nostri tempi meditando sui gesti e sulla sofferenza di Cristo.
Più si legge il Vangelo e meno ci si abitua alla fine ingloriosa del Signore.
Si gustano le sue parole, ci si innamora dei suoi sguardi, si contemplano i suoi miracoli; e poi? Tutto finisce in modo fallimentare, tutti abbandonano Gesù che si ritrova sempre più solo.
Che ne rimane della sua forza, cosa resta della sua capacità di salvare gli altri?
Chiudi il Vangelo di Marco e hai un senso di sconfitta.

Credo che proprio questo si avvicini alla nostra epoca: l’immagine del Messia sconfitto.
Quante sconfitte ha conosciuto il nostro tempo?
La sconfitta dell’idea di progresso, la sconfitta del miraggio del benessere economico, la sconfitta di ideologie che promettevano felicità ed uguaglianza.
Persino la sconfitta della religione.
Prenderne atto significa arrendersi?
La sconfitta è la fine o l’unico luogo da cui si possa veramente ripartire?
Gesù non ha “subìto” la sconfitta della croce, l’ha voluta, l’ha scelta.
Ed è così che l’ha trasformata. E ci ha offerta la possibilità di guardare alle nostre sconfitte, a quelle del nostro tempo come luogo di rinascita.
Anche noi dovremmo rivolgere a Gesù lo stesso interrogativo dei discepoli “Dove vuoi che ti prepariamo la Pasqua?”
E la risposta non sarebbe un luogo fisico ed esteriore, ma spirituale ed interiore.
Potremmo prepararci a lasciar entrare Gesù in quell’angolo del cuore in cui abitano l’amarezza e la sfiducia per lasciare che sia Lui a sconfiggerle.

Don Umberto e Don Stefano