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La Chiesa di Corinto

Le origini dell’arcidiocesi di Corinto risalgono al tempo delle predicazioni di san Paolo, che visitò la città e si stabilì nella dimora della casa di Aquila e Priscilla (Atti 18,1), dove Sila e Timoteo presto si unirono a lui. Dopo la sua partenza, a Corinto rimase Apollo, il quale era stato richiamato da Efeso per opera di Priscilla stessa. L’apostolo visitò Corinto di nuovo e scrisse ai Corinti di Efeso nel 57, e quindi lo stesso anno (o secondo altre fonti l’anno successivo) si portò in Macedonia.

La comunità cristiana della città fu destinataria di diverse lettere di Paolo, che la tradizione ha denominato prima e seconda lettera ai Corinzi, scritte negli anni Cinquanta del I secolo.

La famosa lettera di Clemente romano di Roma alla chiesa Corinzia (scritta attorno al 96) mostra la prima evidenza del primato storico della chiesa di Roma anche su questa sede.

Ben presto la sede di Corinto fu eretta a metropolia della Grecia (provincia romana dell’Ellade) con molte diocesi suffraganee, ridotte a sette dal IX secolo quando Atene fu essa stessa elevata al rango di sede metropolitana: Argo, Maina, Monembasia, Damala, Cefalonia, Zante e Zemene.

Da Sant’Apollo, Lequien (II, 155) menziona quarantatré vescovi, prima e dopo il 1054: tra loro si ricorda anche san Sostene (?), discepolo di San Paolo, san Dionigi, Paolo, fratello di san Pietro, il vescovo di Argo nel X secolo, Sant’Anastasio nel medesimo secolo, Giorgio (o Gregorio) un commentatore di inni liturgici.

Durante la quarta crociata (1204) anche in Corinto come in molte altre diocesi greche, fu eretta un’arcidiocesi di rito latino.

Oggi sopravvive come sede arcivescovile titolare; la sede è vacante dal 17 novembre 2005.