La Via 25 maggio

UNO SPIRITO CHE ATTRAE                 (Gv 14,15-21)download50
“Non vi lascerò orfani”
Questo dice il Signore ai suoi discepoli.
In fondo è ciò che dice anche a noi.
La sensazione di essere orfani infatti non è legata solo alla perdita fisica dei genitori, ma anche a quel senso di smarrimento che ci prende quando non abbiamo più i nostri abituali punti di riferimento, quando svaniscono le tracce sicure per il cammino, quando vengono meno presenze che erano indispensabili a garantire il carattere affidabile del mondo e la sicurezza della vita.
Di fronte a ciò Gesù dice che sarà lo Spirito Santo che egli invierà a non farci sentire orfani, cioè a restituirci quella fiducia nella vita, quella sensazione di essere accompagnati che permette di stare al mondo in modo positivo.
E lo Spirito viene donato nell’osservanza dei comandamenti.
Così stando le cose, più si pratica il cristianesimo, più il mondo dovrebbe apparire come una realtà affidabile e non minacciosa, frequentabile e non piena di pericoli.
È vero? A volte, come cristiani ci rifugiamo nella religione proprio per fuggire il mondo, quasi per evadere dalla vita, per metterci al riparo da frustrazioni, tentazioni, delusioni.
Quando succede, allora mi chiedo: “come facciamo noi cristiani a risultare interessanti agli occhi del mondo?”
Forse se lo chiedeva anche S. Pietro che, nella seconda lettura di oggi, ha quelle profetiche parole “sappiate rendere ragione, a chi ve lo domanda, della speranza che è in voi”.

Abbiamo davvero questa speranza in noi?
Abbiamo scoperto la bellezza del Dio di Gesù Cristo?
Se è così, allora si vede.
Magari la cosa non è capita dagli altri, ma si vede.
Ho conosciuto, a Parigi, uno scrittore e produttore televisivo, Thierry Bizot, la cui storia è scritta in un bel libro: “Cattolico anonimo”.
È la storia di una conversione.
E al contempo delle difficoltà da parte dei suoi famigliari, dei suoi colleghi di lavoro a comprendere quel cambiamento positivo, quel buonumore diffuso, quel senso di positività che aveva un solo motivo: essersi accorto che Dio c’è, e non ti lascia orfano.
Una vita in cui tutto è cambiato senza che niente sia mutato.
Le cose di prima, ma sotto un’altra prospettiva.
Può succedere. Può verificarsi la grazia di diventare testimoni senza fare crociate e senza slogan, semplicemente con lo stile. Non inteso come arredo e decoro, ma come sostanza.
Anche il cristianesimo, in fondo, è una questione di stile.
Don Umberto e Don Stefano