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La Chiesa di Smirne

Il cristianesimo fu predicato agli abitanti di Smirne molto presto. Già nell’anno 93, esisteva una comunità cristiana guidata da un vescovo per il quale san Giovanni ha parole di elogio. Rimangono anche due lettere scritte nel primo scorcio del II secolo da sant’Ignazio di Antiochia ai cristiani di Smirne e al loro vescovo Policarpo.

L’antica sede, inizialmente suffraganea dell’arcidiocesi di Efeso, nel IX secolo circa fu elevata al rango di sede metropolitana, con cinque diocesi suffraganee: Focea, Magnesia al Sipilo, Clazomene, Arcangelo e Petra.

In epoca crociata, nel 1318 fu eletto vescovo di Smirne Guillaume Adam, domenicano francese di ritorno da una missione in Persia.

La sede latina di Smirne fu eretta canonicamente da papa Clemente VI nel 1346 ed ebbe una serie ininterrotta di titolari fino al XVII secolo. Questo fu il principio del vicariato apostolico dell’Asia Minore o di Smirne, che ebbe vasta estensione.

Nel 1625 i cattolici di Smirne non superavano le 65 anime e l’antica cattedrale, dedicata a San Policarpo, era stata ridotta a moschea dai Turchi. Una nuova cattedrale, dedicata alla Madonna, era stata costruita dai Veneziani.

L’arcidiocesi, dal 1659 declassata a semplice vicariato apostolico, fu ripristinata da papa Pio VII il 18 marzo 1818 con la bolla Apostolatus officium. Questa sede non ha, al presente, alcuna diocesi suffraganea.