“Custode del dono” Avvento 2013.
“Ciò che spetta alla Chiesa è custodire quanto ricevuto, come ricorda Apocalisse. Non si tratta tuttavia di una custodia passiva e inerte: come ha affermato in maniera mirabile Paolo nella Lettera ai Romani l’ascolto può avvenire solo se qualcuno è inviato ad annunciare (cfr. Rm 10,14-17). La fede nasce quindi dall’ascolto, dalla comprensione e dall’immedesimazione, nella propria vita, con la parola vivente custodita nella Chiesa. Anche la conversione chiesta alla Chiesa di Sardi nel libro dell’Apocalisse non può nascere se non da qui, dalla memoria e dall’ascolto, da un dono che precede e che ha segnato, in modo indelebile, la propria vita”.
(dal Sussidio biblico che accompagna la Lettera pastorale del Vescovo per l’anno pastorale 2013/2014)