
Prendiamo un caffè?
HO VISTO UN VESCOVO.
L’incipit di questo editoriale non può non far venire in mente la canzone di Enzo Jannacci.
Il vescovo in questione “piangeva e faceva un gran baccano”.
Il motivo? Aveva perduto qualcuno dei suoi privilegi.
Ci attende la visita pastorale e noni non vorremmo ci fossero lacrime, né baccano, né privilegi.
Le lacrime sono il simbolo di infelicità, di amarezza interiore e di lamento.
Corrispondono allo stile di chi vede solo ciò che non funziona, e appena ha l’occasione comincia a fare il profeta di sventura come se la parrocchia o la Chiesa fosse un carrozzone allo sbando.
Non trasformare la visita pastorale in una consegna al vescovo della nostra tristezza e delle nostre frustrazioni mi sembra decisivo.
Anche il baccano ha in sé una forte carica simbolica: esprime l’agitazione che può prendere quando si prepara un evento particolare come la visita pastorale.
Vorremmo invece fosse una ospitalità familiare quella che caratterizza i giorni dal 27 febbraio al 2 marzo.
Per questo abbiamo intitolato così il numero speciale de La Via: “Vuoi un caffè?”.
È la domanda che si fa a chi si accoglie con gesto semplice e quotidiano.
Ma a volte, attorno ad un caffè, sgorgano parole significative.
Così nelle pagine che leggerete abbiamo desiderato presentarci al Vescovo, ma anche conoscerlo: chi è, da dove viene, cosa gli sta a cuore.
- Agostino diceva “venit hospes, venit Christus”.
Ci indica uno stile questa sacralità dell’ospitalità praticata.
Infine ci sono i privilegi.
Simboleggiano la volontà che nasce di fronte ad una visita pastorale di creare momenti eccezionali, appunto privilegiati, affinché il Vescovo veda un volto di parrocchia che in fondo non esiste.
Come dovessimo fare a lui un regalo (un privilegio) che noi non ci facciamo mai.
Il Vescovo vedrà quello che siamo, nella nostra vita ordinaria, non i nostri limiti e le nostre risorse.
Per essere conosciuti veramente non c’è bisogno di nessun maquillage.
Mentre leggerete il calendario di quei giorni mi auguro possiate desiderare questa visita come occasione di conoscenza, ospitalità e confronto.
Sia un tempo in cui il Signore ci conceda pace e consolazione.
Forse queste sarebbero le uniche lacrime che vorremmo piangere.
Don Umberto
Visita Pastorale La Via Speciale intro di don Umberto:
