La Via

La Via 6 ottobre

RICONOSCERSI PICCOLI    (Mc 10,2-16).

Nel Vangelo della liturgia di oggi vediamo una reazione di Gesù piuttosto insolita: si indigna.

E quello che più sorprende è che la sua indignazione non è causata dai farisei che lo mettono alla prova con domande sulla liceità del divorzio, ma dai suoi discepoli che, per proteggerlo dalla ressa della gente, rimproverano alcuni bambini che vengono portati da Gesù.

In altre parole, il Signore non si sdegna con chi discute con Lui, ma con chi, per sollevarlo dalla fatica, allontana da Lui i bambini.

Perché?

E una bella domanda: perché il Signore fa questo?

Ci ricordiamo — era il Vangelo di due domeniche fa — che Gesù, compiendo il gesto di abbracciare un bambino, si era identificato con i piccoli: aveva insegnato che proprio i piccoli, cioè coloro che dipendono dagli altri, che hanno bisogno e non possono restituire, vanno serviti per primi (cfr. Mc 9,35-37).

Chi cerca Dio lo trova lì, nei piccoli, nei bisognosi: bisognosi non solo di beni, ma di cura e di conforto, come i malati, gli umiliati, i prigionieri, gli immigrati, i carcerati.

Lì c’è Lui: nei piccoli.

Ecco perché Gesù si indigna: ogni affronto fatto a un piccolo, a un povero, a un bambino, a un indifeso, è fatto a Lui.

Oggi il Signore riprende questo insegnamento e lo completa.

Infatti aggiunge: «Chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso» (Mc 10,15).

Ecco la novità: il discepolo non deve solo servire i piccoli, ma riconoscersi lui stesso piccolo.

E ognuno di noi, si riconosce piccolo davanti a Dio?

Pensiamoci, ci aiuterà.

Sapersi piccoli, sapersi bisognosi di salvezza, è indispensabile per accogliere il Signore.

È il primo passo per aprirci a Lui.

Spesso, però, ce ne dimentichiamo.

Nella prosperità, nel benessere, abbiamo l’illusione di essere autosufficienti, di bastare a noi stessi, di non aver bisogno di Dio.

Questo è un inganno, perché ognuno di noi è un essere bisognoso, un piccolo.

Dobbiamo cercare la nostra propria piccolezza e riconoscerla.

E lì troveremo Gesù.

Papa Francesco