La Via

La Via 28 maggio

SILENZIOSO E FONDAMENTALE.   (Gv 20,19-23).

Lo Spirito Santo rischia davvero di rimanere un illustre sconosciuto nella nostra vita di fede.

Persino le sue rappresentazioni (colomba, fiammella di fuoco…) ci sembrano, e forse realmente sono, meno concrete di quelle del Padre e del Figlio.

Degli ultimi due cogliamo facilmente la dimensione di persona, ma dello Spirito ci è decisamente più difficile.

Eppure Gesù nel Vangelo lo descrive con termini importanti e titoli straordinari.

E gli Atti degli Apostoli confermano, se mai ce ne fosse bisogno, il suo ruolo primario nella crescita della Chiesa.

Senza lo Spirito saremmo morti, esanimi, spenti, non credenti, tristi.

Esagero?

No, è che lo Spirito, così discreto, così impalpabile, indescrivibile, è la chiave di volta della nostra fede, ciò che unisce tutto.

Davvero lo Spirito, già ricevuto da ciascuno nel battesimo, è Colui che ci rende presente qui e ora il Signore Gesù.

Siete soli?

Avete l’impressione che la vostra vita sia una barca che fa acqua da tutte le parti?

Vi sentite incompresi o feriti?

Invocate lo Spirito che è Consolatore che consola, fa compagnia a chi è solo.

Ascoltate la Parola e faticate a credere, a fare il salto definitivo?

Invocate lo Spirito che è Vivificatore, rende la vostra fede schietta e vivace come quella dei grandi santi.

Fate fatica a vivere Gesù nella vostra quotidianità, preferendo tenerlo in un cassetto bello stirato da tirare fuori di domenica?

Invocate lo Spirito che ci ricorda ciò che Gesù ha fatto per noi.

“Veni Sancte Spiritus” così risuona il più antico canto di invocazione allo Spirito Santo.

Uniamoci a queste parole oggi in questa festa.

Don Umberto