La Via

La Via 5 giugno

 SPIRITO CREATORE.

(Gv 14,15-16.23b-26).

 

La tradizione vuole che la Pentecoste sia avvenuta nel cenacolo, lo stesso luogo che Gesù aveva scelto per vivere l’ultima cena con i suoi.

Quando si va pellegrini in Terra Santa si sosta sempre in questa stanza al piano superiore nella quale (a volte in un po’ di confusione) pregare e meditare questi due grandi eventi evangelici.

Gesù aveva certamente iniziato già prima un’opera di comunione e di “raccolta” intorno a sé dei suoi discepoli, li aveva scelti proprio perché stessero con Lui.

E probabilmente dobbiamo tornare proprio al quel momento sorgivo per cogliere uno dei significati della Pentecoste.

Infatti è come se con il dono dello Spirito Santo giungesse a compimento l’opera iniziata da Gesù raccogliendo intorno a sé i suoi discepoli.

Così nasce la Chiesa che è una realtà creata dallo Spirito.

Quando diciamo Chiesa non intendiamo parlare di una istituzione, ma di una qualità di relazioni umane commutate dall’azione di Cristo, nello Spirito, in ciascuno dei suoi membri.

Quali caratteristiche ha la Chiesa quindi?

Quali sono i segni dell’opera dello Spirito in queste relazioni umane?

Se lasciamo parlare le Scritture di oggi la risposta è una sola: il superamento delle paure.

Gli apostoli infatti erano rinchiusi nel cenacolo per paura e quel luogo di intimità si era trasformato in una prigione.

È la paura a deteriorare i rapporti; la paura di non essere all’altezza, la paura di dispiacere, la paura di essere giudicati, la paura di perdere le persone amate.

La paura è presente con tutte le nostre relazioni più di quanto ci immaginiamo.

Assecondarla, nutrirla obbedendole significa trasformare i nostri legami in schiavitù e riduce la comunità e la famiglia ad un surrogato dell’amore vero.

Solo lo Spirito Santo permette di superare queste paure.

Trasformando il cuore dei discepoli Egli creò la Chiesa, comunione di persone libere.

Invochiamolo perché trasformi anche i nostri legami.

Don Umberto