La Via

La Via 30 gennaio

 GESU’ E’ ALTROVE.

(Lc 4,21-30).

 Quando Gesù fa capire che a Nazareth si trova solo di passaggio perché la sua missione lo chiama altrove, allora scatta furiosa la reazione che evidenzia una legge tipica di ogni gruppo.

Ogni gruppo, infatti, può essere la famiglia, l’associazione, il movimento ecclesiale, la parrocchia, la stessa Chiesa, è facilmente totalizzante: esercita cioè uno spirito di possesso tanto da diventare geloso quando si sente trascurato.

Valgono allora certi criteri di giudizio che portano a distinguere e a separare quelli che fanno parte del gruppo e quelli che non lo sono, l’essere dentro e l’essere fuori, il qui e l’altrove.

Gesù ha scelto l’altrove.

Lo dimostra chiaramente anche con gli esempi che porta i cui protagonisti, sia la vedova di Sarepta sia Naaman il Siro, erano stranieri.

Gesù avrebbe certamente apprezzato questo proverbio indiano: «La perla è senza valore nella sua conchiglia», lui che ha citato una sentenza popolare dicendo: «Nessun profeta è ben accetto in patria».

Il Cristo è sempre altrove rispetto a tutte le dimore che noi vorremmo assegnargli.

E poiché Gesù ama l’altrove, è la seconda osservazione, bisogna essere disposti a riconoscere la sua presenza là dove meno ci aspetteremmo di trovarlo.

Al di fuori dei nostri confini.

In terra straniera.

Dove lo potremmo incontrare?

Il Cristo lo possiamo trovare accanto a noi non quando presumiamo di conoscerlo e di giudicare tutto in nome suo, ma quando siamo capaci di dirgli:

«Fa’ che il mio posto sia sempre tra coloro che hanno bisogno di te, che non pensano di meritare la tua presenza, ma che sperano in uno sguardo della tua divina pietà».

 

 

        Don Luigi Pozzoli