La Via

La Via 6 settembre

 GLI ALTRI, GRAZIA O DISGRAZIA?                                  (Mt 18,15-20)

Certamente in questi mesi abbiamo avuto occasione di pensare al ruolo che hanno gli altri nella nostra vita.

È probabile che ne abbiamo sentito la mancanza quando eravamo chiusi in casa; ma anche, in certi momenti, li abbiamo sentiti come un pericolo, una possibile causa del nostro malessere e di un eventuale contagio.

Qualche importante filosofo del 900 diceva che gli altri sono l’inferno: se non fosse per loro ci sentiremmo più liberi e staremmo meglio.

Ma cosa dice il Vangelo?

Oggi la pagina è quella della correzione fraterna.

Certamente era il modo in cui dover gestire, all’interno della comunità, i rapporti con coloro che si comportavano male e, sbagliando, danneggiavano l’intero ambiente.

Ma dai gesti che Gesù ci indica di compiere emerge anche il modo con cui Lui vedeva il ruolo degli altri.

Gli altri sono la via della salvezza che Dio ha scelto per noi.

Lo sono perché a volte ci correggono e ci fanno capire dove stiamo sbagliando.

Lo sono perché, quando tocca a noi correggere loro, ci spingono a trovare i modi migliori per farlo e ad essere coerenti con quello che chiediamo agli altri.

Lo sono quando hanno bisogno di qualcuno che li aiuti e che venga in soccorso della loro sofferenza e così ci spingono a dare il meglio di noi stessi.

Ma lo sono anche perché, senza di loro, non avremmo nessuno che possa soccorrerci ed aiutarci e così farci toccare con mano la misericordia di Dio.

Persino coloro di cui non sopportiamo il modo di essere ci aiutano, implicitamente, a non voler fare gli stessi errori.

Gli altri quindi non sono un inferno; direi piuttosto che sono la nostra cartina di tornasole.

Prima di rompere un legame quindi dovremmo provarle tutte.

In fondo così si spiega la pagina di oggi: un graduale e progressivo tentativo di scongiurare la rottura della comunione.

Dov’è carità e amore, qui c’è Dio.

Don Umberto