La Via

La Via 31 maggio

PASSAGGI NELLO SPIRITO (Gv 20,19-23).

La prima immagine che in questi giorni mi è venuta in mente ascoltando le letture di Pentecoste à stata quella del passaggio.
Il transito da una situazione ad un’altra che è opera dello Spirito Santo avviene su tre piani differenti.
Si tratta anzitutto di un passaggio dalla paura alla fiducia.
Avviene ai discepoli che erano chiusi nel cenacolo ma può avvenire anche per noi.
Abita in noi infatti come un doppio registro: da una parte temiamo di non farcela, dall’altra ci sentiamo spinti o da un fratello o da una forza interiore ad affrontare le difficoltà.
Lo Spirito Santo agisce in questa polarità e non ci fa arrendere e, grazie a lui, la paura non è più la forza prevalente.
C’è poi un passaggio dalla durezza al perdono.
Gesù infatti si mostra ai suoi discepoli facendo vedere le ferite delle mani e del costato.
Quelle ferite avrebbero potuto essere motivo di umiliazione per gli apostoli incapaci di restare fedeli a Gesù.
E invece sono il segno del suo amore e del suo perdono.
Molto spesso è così che si sciolgono le durezze in tutte le relazioni: quando le ferite, che pure permangono, non sono fonte di rancore ma di misericordia.
Da ultimo, in queste pagine mi pare di vedere un passaggio dalla diversità alla comunione.
Ciascuno di quelli che ascoltavano gli apostoli, dopo l’effusione dello Spirito, li sente parlare nella propria lingua nativa.
Tutti capiscono, pur restando diversi tra loro.
E quelle differenze che nella vita troppo spesso sono una fonte di conflittualità e pregiudizi diventano occasione di fraternità e comunione.
Sono passaggi importanti quelli che lo Spirito attua nella nostra vita.
Ciascuno di noi è chiamato a compierne qualcuno.
E a pregare per i nostri cari che oggi ricordiamo perché essi compiano quello definitivo: dalla morte alla vita eterna.

Don Umberto