La Via

La Via 14 gennaio

INCONTRI (Gv 1,35-42)

Ne facciamo molti che hanno un sapore scontato.
Tanti incontri sono frutto di abitudine, di routine, di luoghi ordinari che frequentiamo per lavoro o per impegni familiari.
Poi però ne accadono anche di imprevisti: non solo con persone diverse, non abituali, ma anche con tratti, parole, gesti delle persone di sempre che ci riservano sorprese.
Personalmente penso che questo tipo di incontri sia un toccasana.
Ci smuovono, ci ricaricano e ci mettono in moto. A volte è vero, ci spiazzano, ma rarissimamente ci lasciano indifferenti.
La vita cristiana è questione di incontri.
L’evangelista Giovanni ricorda bene quello decisivo della sua vita.
Scrive 60 anni dopo quel momento e ancora la sua memoria è precisa, viva e puntuale.
Nell’incontro con Gesù la sua vita cambiò.
Non solo la sua, perché quel giorno altri discepoli fecero l’incontro decisivo della loro vita.
La qualità di quell’incontro la possiamo solo immaginare: certo non fu fatto di sguardi distratti o di parole pettegole che a volte usiamo nelle nostre relazioni.
E nemmeno ci furono parole di convenienza o retorica.
Lo sguardo e la parola di Gesù furono, e sempre saranno, parole vere che toccano il cuore.
È per questo che questi uomini quel giorno capirono che non si trattava di una delle mille opportunità della vita che si possono facilmente rimandare.
Capirono che lo sguardo di Gesù non lo si poteva perdere.
Ebbero indubbiamente un grande maestro: già erano discepoli del Battista, e fu lui ad indicare loro Gesù.
Lui così attento a non lasciare andare a vuoto nessuna delle parole di Dio.
Lui così libero anche nei confronti dei suoi seguaci; non era un guru che si specchiava nella loro adorazione, quasi ne avesse bisogno.
Volle che si staccassero da lui, perché solo così potevano crescere nella conoscenza autentica del Signore.
È importante fare buoni incontri nella vita.
Ma esiste un incontro, quello con Dio che costantemente si rinnova.
Non perdiamolo per distrazione.
Don Umberto