La Via

La Via 5 febbraio

FARE LA DIFFERENZA (Mt 5,13-16)

Cosa hanno in comune il sale e la luce?
Me lo sono chiesto quando mi sono trovato, per l’ennesima volta, di fronte a questa nota pagina di Vangelo.
Provate a pensarci anche voi, e per qualche minuto sospendete la lettura di queste righe.

Bene, ora riprendiamo, e accogliete la risposta che mi sono dato.
Il sale e la luce fanno la differenza.
Entrambi.
Il sale e la luce trasformano, cambiano la realtà con cui vengono a contatto.
Come sarebbe una minestra senza sale?
E come una città senza luce?
Proprio a queste due realtà Gesù paragona i suoi discepoli.
Dove sono loro, le cose dovrebbero acquistare un altro sapore e la realtà dovrebbe apparire sotto un’altra luce.
Essere persone che fanno la differenza: ecco l’invito di oggi.
Non è certo un invito comodo. Comodo è infatti tutto il contrario di fare la differenza: comodo è omologarsi, comodo è non schierarsi, comodo è parlare e pensare come la maggioranza.
Per fare la differenza insomma, per avere un valore aggiunto, bisogna metterci una buona dose di spirito combattivo: combattere l’ignoranza, combattere la superficialità e la pigrizia.
Ma la differenza quale sarebbe? Qual è la differenza cristiana?
Trovo risposta in un’altra cosa che accomuna il sale e la luce: entrambe si consumano.
Entrambe spariscono: il sale si disperde nelle pietanze e non lo vedi più, la luce della candela si scioglie con essa.
E questo consumarsi è perché altri godano di ciò che avviene.
Il sale e la luce sono i simboli dei discepoli che danno la vita, che si spendono, che offrono invece di trattenere per sé.
Proprio ciò che ci vuole per fare la differenza!
E’ più naturale infatti preservarsi, avvantaggiarsi, conservare se stessi anziché spendersi. Questo è il nostro istinto naturale.
Per vincerlo, occorre andare contro natura, anzi,oltre la natura. Per vincerlo occorre qualcosa di soprannaturale.
Solo l’amore di Cristo riversato nei nostri cuori permette di dare se stessi per amore. solo l’ infusione della Grazia permette alla nostra natura di vincersi.
E di far sì che ogni gesto d’altruismo sia davvero soprannaturale. Ed è questo a farci fare la differenza.

Don Umberto