La Via

La Via 29 gennaio

E VISSERO FELICI … (Mt 5,1-12a)

A dispetto del disincanto di molti, noi cristiani crediamo alla felicità.
E crediamo che essa sia indissolubilmente legata all’esperienza del Regno, cioè della vicinanza di Dio alla nostra vita e al nostro cuore.
A chi è destinato questo Regno? Dove e come trovarlo? E noi, saremo tra i fortunati beneficiari?
Con le beatitudini Gesù annuncia quelle condizioni che permettono di fare esperienza del Regno e, con esso, della felicità.
Sono condizioni che sorprendono perché questa felicità del Regno è quasi sempre in relazione a qualche precarietà o sofferenza terrena (povertà, lacrime, fame,sete, persecuzioni) oppure ad atteggiamenti che in questo mondo non sono affatto ricompensati (mitezza, misericordia).
Tutti infatti cercano la felicità, ma solo le persone profondamente spirituali la associano a condizioni così alternative e sorprendenti.
È come se il Regno di Gesù si lasciasse intravedere solo attraverso delle ferite.
Ferite che diventano feritoie da cui guardare a Dio e soprattutto lasciarlo entrare.
Per godere di questo Regno, e quindi di questa felicità, urge prendere coscienza di un vuoto che ha bisogno di essere colmato;
il Regno infatti è nascosto, è celato dietro un senso di spoliazione che spesso fatichiamo a capire e ad accettare.
Queste esperienze, a volte lancinanti, se accettate ed offerte a Dio divengono il segno certo che il Regno bussa alle porte del nostro cuore e ci apre alla felicità.
Per molti oggi come oggi il cristianesimo non è affatto una via di felicità.
È semmai l’esatto contrario: i cristiani sono spesso tristi, malinconici, scontenti.
Credo davvero che non sia così. Se c’è una vera esperienza di fede c’è felicità.
Perché essa è legata a ciò che uno ha dentro, al SOLE DENTRO, come dice il titolo dell’ultimo libro (inedito) del card. Martini.
La nostra felicità esiste perché Gesù la identifica e la rivela.
E credendogli noi la vediamo e la sperimentiamo.
Verso la felicità esiste come una corsa, da tante parti. A volte mi chiedo chi la vinca. E mi sovviene una frase di uno scrittore francese “coloro che credono solo a quello che vedono hanno perso; coloro che vedono ciò in cui credono hanno vinto.” (E. Carrère, il Regno).
Ad essere cristiani, si è certo avvantaggiati.

Don Umberto