La Via

La Via 14 febbraio

VOI SIETE DI DIO (Lc 4,1-13)

Mi ha particolarmente illuminato la prima lettura.
Si tratta di una raccomandazione fatta da Mosè al popolo di Israele allorquando il popolo sarà arrivato nella Terra.
Più che raccomandazione, direi una esplicita indicazione: offrire al Signore Dio le primizie dei frutti del suolo.
Un gesto semplice e rituale ma carico di significato: un invito a confessare che tutto ciò che il popolo ha per vivere viene da Dio.
Consegnando a Dio i beni della terra, quei beni vengono come privati del loro potere di avvelenare il cuore.
Tutti i beni che abbiamo, materiali o spirituali, sono un dono di Dio.
Se li si considerano nostra proprietà ecco che essi cominciano ad iniettare il loro veleno, veleno di possesso, di superbia, di invidia.
Questa lettura apparentemente cosi innocua, ci offre invece una chiave interpretativa del digiuno: consiste appunto nel privarci di un dono per ritornare a contemplare colui che ce l’ha donato.
E la Quaresima recupera così il suo vero significato: non solo tempo di penitenza o sacrifici, ma occasione opportuna per rimettere al centro Dio.
È quanto vive anche Gesù nel deserto con le prove a cui è sottoposto.
A me sembra emblematico che le tentazioni di Gesù siano presentate come una esplicita lotta con il diavolo.
Non si tratta semplicemente di ostacoli da superare, è una battaglia aperta contro colui che si prefigge lo scopo di allontanare l’uomo da Dio, contro colui che approfitta dei beni di Dio per ingannare gli uomini e dividerli dal creatore: diavolo, appunto, è colui che divide.
Entriamo quindi in questo Tempo Quaresimale con l’animo di chi guarda ogni cosa come dono di Dio.
Non è il pio sforzo delle persone devote. È un modo preciso di stare al mondo: libero da inquietudini e risentimenti.
La Quaresima non è un tempo difficile.
Diciamocelo onestamente: non è neppure un tempo di prova. Perché le cose ce le scegliamo noi: decidiamo noi tempi e modi dei nostri sacrifici.
Le prove della vita sono altre.
La Quaresima però è un esercizio, quasi un allenamento.
Quando la vita ci porterà alla tentazione di allontanarci da Dio, il Signore possa trovarci pronti.

Don Umberto