Omelie
registrazioni video Omelie domenicali don Umberto
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Gesù nostro amico
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. …
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Dio ci ama sempre attraverso qualcuno
Perché Gesù ci ha rivelato non un Dio qualsiasi, ma un Dio che sta dalla mia parte, ed è sempre pronto a difendermi anche quando non lo merito. E sta dalla mia parte non perché sono un prete ma perché sono un essere umano, sua creatura come ciascuno di voi. Nessuno infatti potrà rapirci dalla mano del Padre, dice oggi il Vangelo. Se ritorno quindi alla domanda iniziale di questa breve riflessione dico che senza Gesù non potrei credere in questo Dio. Pure considerazioni personali, che lascio a ciascuno di voi. Don Umberto
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Dall’incontro alla testimonianza
Affidandogli l’incarico di pascere il suo gregge, Gesù chiede a Pietro l’amore, non altro. Certo Pietro deve amare anche il suo gregge, deve guidarlo e servirlo. Ma la condizione per svolgere questo incarico è anzitutto quella di amare Gesù. Bruno Maggioni
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Chiamati a perdonare
Se possiamo avere certezza che Dio sia in un luogo, quel luogo sono le sofferenze toccando le quali tocchiamo la verità stessa di Dio. Saremmo mai arrivati a ciò senza l’ombra interiore di Tommaso? Don Umberto
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Gesù è la VITA
Il senso del triduo Pasquale è contemplare Gesù, Gesù è la vita, è questo il filo logico che ha guidato le riflessioni di don Umberto per la Pasqua del Signore 2025.
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Cercare la gioia
E la croce divenne per il buon ladrone la porta per entrare nella festa. La stessa preghiera rivolgiamo tutti al Signore crocifisso: non gli chiediamo di liberarci dalle molte sofferenze e dalle molte passioni della vita, ma di convertirne la qualità, in modo che esse non pesino su di noi come documento della nostra colpa, ma ci sollevino accanto a lui sulla croce e ci rendano partecipi della sua speranza. Don Umberto