Omelie
registrazioni video Omelie domenicali don Umberto
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Il legante è Dio
Ogni relazione di comunione genera una ferita perché ha in sé stessa un limite, un difetto, una mancanza. Però ci può servire ad aspirare a quelle realtà invisibili che costituiscono la nostra relazione con Dio. Mi sembra quindi che le letture oggi ci invitino a non beatificare le nostre relazioni terrene ma anche a non restarne troppo delusi quando non realizzano le nostre aspettative. Don Umberto
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Gesù, pane quotidiano
Capita che la vita infatti abbia prolungati momenti opachi senza che accada nulla di particolare o rilevante. È proprio in questi momenti che trova forza e senza la celebrazione dell’ Eucarestia essa è quel pane quotidiano di cui Gesù ci ha insegnato a fare richiesta. Così come la cosa più comune per noi è il cibo, allo stesso modo il pane eucaristico. Le cose più comuni però non sono affatto scontate e ovvie. Se così fosse Gesù non ci avrebbe educato a chiederlo nella preghiera. La meraviglia del dono non può essere smarrita. Solo essa infatti rende viva la quotidianità più spenta. Don Umberto
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Fare parte di una comunità
La nostra comunità prende ispirazione da Dio-Trinità, guarda a lui per intessere rapporti, per rispettare le diversità, per superare le difficoltà. Guardando al nostro modo di essere, di relazionarci, di rispettarci, di essere autentici, chi ci sta intorno capirà chi è Dio e per noi l’idea di un Dio che è Trinità diventerà luce. Paolo Curtaz
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Tre pilastri di fede
I tre pilastri della fede, Natale, Pasqua e la Pentecoste. Lo Spirito Santo genera comunione anche laddove il nostro istinto ci porterebbe a stare nella divisione. E lo fa rispettando le differenze. Senza lo Spirito Santo verremmo indubbiamente schiacciati dalle preoccupazioni e dai tormenti della nostra anima. Ma con Lui possiamo tutto Don Umberto
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Un nuovo battesimo
Se avremo il cuore abitato dalla Parola di Dio anche le relazioni umane avvelenate da giudizi, malizia e cattiveria non ci faranno morire. E potremo guarire il nostro prossimo quando ci prenderemo cura di chi sta male nel corpo e nello spirito sapendo che una buona parola è potente per il cuore come una medicina. A pensarci bene allora questi segni esistono e se ci guardiamo intorno li vediamo. A volte ne siamo capaci anche noi, poveri discepoli di un Cristo vivente e glorioso. Don Umberto
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Omelia domenica 5 maggio
Forse non ci convince l’idea che l’amore del Signore sia senza condizioni, abituati come siamo a pagare un prezzo per qualsiasi cosa. Eppure è così: Dio non ci ama perché siamo amabili ma amandoci ci rende amabili e capaci di superare la parte oscura che abita nel profondo di ciascuno di noi. Se proprio è il caso di smetterla di elemosinare amore bisognerebbe farlo proprio a partire da questa certezza: c’è un Padre che ci ama. Don Umberto