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Il Papa dimenticato

Paolo VI beato: “Un Papa giusto, che meditava e decideva senza tornare indietro”

In occasione della cerimonia di domenica a San Pietro attese migliaia di persone. Sarà presente il papa emerito Benedetto. I ricordi di monsignor Capovilla, che lo conobbe ai tempi di papa Giovanni XXIII: “Per capirlo bisogna leggere i suoi scritti”. I passi del suo papato, dal’antifascismo durante la guerra al rapimento Moro, dalla chiusura sulla contraccezione al miracolo che ne ha permesso ora la beatificazione.

Ci sarà anche il Papa emerito domenica, alla cerimonia di beatificazione di Paolo VI: il primo pontefice moderno, secondo la definizione di molti biografi. Il bresciano Giovanni Battista Montini è stato infatti il primo a viaggiare in aereo (per raggiungere tra l’altro India, Uganda, Colombia, Filippine, Australia); il primo, 50 anni fa, a visitare la Terra Santa (storico l’abbraccio col patriarca ortodosso Atenagora); il primo a parlare all’Onu, da dove lanciò il suo grido “non più la guerra”. Nel 1968 celebrò la messa della notte di Natale in un impianto industriale, nelle acciaierie dell’Italsider di Taranto. Non era mai accaduto prima. Toccò a lui chiudere il Concilio Vaticano II, aperto dal predecessore Giovanni XXIII, tentando di allineare la Chiesa alle esigenze del mondo moderno. E fu lui a creare – quasi 50 anni fa – il Sinodo dei Vescovi: l’organo collegiale della Chiesa che proprio in questi giorni, per volontà di Francesco, sta discutendo animatamente sul tema della famiglia.