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Quadroni di San Carlo

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In occasione della festa di San Carlo visita comunitaria sabato 8 novembre a Milano in Duomo.Scarica il programma.download50

I Quadroni di San Carlo sono due serie di dipinti su tela esposti nei mesi di novembre e dicembre nel Duomo di Milano che celebrano la vita e i miracoli di San Carlo Borromeo.

 

Iniziata nel 1603 con i Fatti della vita del Beato Carlo (in onore della beatificazione), la serie dei Quadroni fu terminata nel 1610 con il gruppo dei Miracoli, di dimensioni inferiori.

I quadroni di San Carlo Borromeo consistono in due cicli di dipinti che narrano la vita e i miracoli del primo santo della Controriforma: I fatti della vita del beato Carlo e I miracoli di San Carlo, di ventotto grandi tele ciascuno. Realizzate nel corso del Seicento, costituiscono il più importante ciclo pittorico del Barocco lombardo.

 

Queste grandi pitture sono esposti durante il mese di novembre nel Duomo di Milano in onore di San Carlo, la cui celebrazione è il 4 novembre. Furono esposti continuativamente dal 4 novembre 1999 al 4 novembre 2000 in onore delle celebrazioni del Giubileo.

 

Il primo ciclo, fu commissionato tra il 1602 e il 1604 dalla Fabbrica del Duomo, a soli 18 anni dalla la morte del santo, ad alcuni dei più affermati pittori della Milano del tempo: Giovanni Battista Crespi detto il Cerano (4 dipinti), Paolo Camillo Landriani detto il Duchino (7), Giovanni Mauro della Rovere detto il Fiammenghino (5), Carlo Buzzi (2), Carlo Francesco Procaccini (1), Domenico Pellegrini (1). Questo ciclo comprende le tele più grandi (6 metri per 4,75), che narrano I fatti della vita del beato Carlo. Consiste di 28 dipinti ritraenti la sua vita, dalla nascita, all’attività come arcivescovo di Milano, ai solenni funerali. La serie, inizialmente composta da venti tele, fu poi ampliata nel secolo successivo con l’aggiunta di altre otto. Le opere sono tutte tempere su tela. La qualità esecutiva delle opere è giudicata dai critici molto difforme. Le tele più apprezzate sono quelle realizzate dal Cerano, caratterizzate da da un forte realismo nella resa dei costumi e delle ambientazioni, e da una notevole resa psicologica dei personaggi, pur nella potente enfasi retorica delle scene. Le tele degli altri autori, quali il Duchino e i Fiammenghini sono comunque caratterizzate spesso da una felice vena narrativa, pur senza raggiungere le vette stilistiche del Crespi.

Il secondo ciclo, I miracoli di San Carlo, consiste di 28 dipinti riguardanti i suoi miracoli e guarigioni. Questi quadri sono più piccoli rispetto alla prima serie e misurano approssimativamente 2,4×4,4 metri. Furono realizzati tra il dicembre del 1609 e il novembre 1610, quando San Carlo venne canonizzato. La seconda serie venne esposta assieme alla prima (la “Vita”) per la prima volta il 4 novembre 1610 nel Duomo di Milano. Anche questa serie vede impegnati i più apprezzati artisti del barocco milanese, alcuni dei quali già autori della prima seire, fra cui Cerano, Giulio Cesare Procaccini, il Duchino, i Fiammenghini, accanto a figure minori quali Carlo Buzzi e Giorgio Noyers. Anche a questa serie furono aggiunte altre tele nel Settecento.